E’ un momento difficile in casa Palermo, il primo vero momento complicato da inizio stagione.
Dopo la sconfitta contro il Savoia, arriva un pareggio doloroso contro la Palmese. La dodicesima giornata di campionato racconta che la formazione rosanero rimane capolista, ma che non è così invincibile come sembra.
PERGOLIZZI E LE ALTERNATIVE A MARTIN
Il vero problema è che non esiste, ad oggi, una vera alternativa a centrocampo a Martin. Il regista rosanero è apparso opaco nelle ultime due partite, marcato a uomo e continuamente pressato dai mediani avversari.
Se a questo si aggiunge che gli interni di centrocampo non propongono validi inserimenti per concretizzare le sponde di Ricciardo, il gioco del Palermo risulta, in ultima analisi, prevedibile e ripetitivo. Pergolizzi dovrà riflettere bene sulle prossime scelte, visto che il prossimo avversario si chiama ACR Messina e che, all’interno delle tifoseria, inizia a serpeggiare un pò di criticismo.
E’ un dato di fatto che la squadra palermitana faccia molta fatica in trasferta, limitata dalle dimensioni dei campi di gioco ma anche dal pressing asfissiante delle compagini che si ritrova a fronteggiare. Limiti coperti dalla striscia di dieci vittorie consecutive ma che, ad un’analisi più approfondita, risultano evidenti.
Il Palermo fatica a costruire gioco ma è bravo a sfruttare le situazioni di vantaggio, anche grazie ad una retroguardia esperta e che sa difendere il risultato.
EMERGENZA DIFESA
Pergolizzi dovrà fare a meno di Lancini, squalificato, e molto probabilmente di Crivello, uscito per infortunio durante il primo tempo di ieri. Pur essendo vero che rientrerà Doda, non si può non tenere conto che il Palermo si ritroverà senza i suoi due centrali titolari. Spazio dunque ad Accardi, che ieri ha fatto una buona partita, ma bisognerà capire chi lo affiancherà.
A proposito del pacchetto arretrato, buona prova ieri di Vaccaro, bravo in fase di spinta e a proporsi in zona d’attacco. Male invece la catena di destra, con Langella prima e Peretti poi che non sono riusciti a dare un vero contributo agli avanti rosanero.
LA PARTITA CONTRO IL MESSINA E’ GIA’ UNA FINALE?
Il Palermo calcio rimane saldamente al comando ma questo non deve fare abbassare la guardia, anzi se possibile la deve fare alzare di più. Bastano un paio di risultati negativi e si rischia di rovinare quanto di buono fatto fino ad oggi.
Il mister rosanero dovrà riflettere molto dopo la partita di ieri, anche alla luce della prestazione di Ambro e di Rizzo Pinna, che hanno fatto bene quando sono subentrati nella partita. Ecco, la chiave di volta è che serve imprevedibilità, servono le giocate del singolo inserite in un contesto di squadra.
Serve una reazione già dalla prossima partita. Ricciardo non ha avuto una sola palla giocabile in tutta la partita, pur essendosi fatto vedere molto. E’ evidente poi che Santana non ha ancora recuperato a pieno dopo l’infortunio alla coscia delle scorse settimane. Insomma, la formazione rosanero pare subire gli effetti di una preparazione iniziata troppo tardi per motivi extracalcistici, ma che rischia di presentare il conto sull’attuale stagione sportiva.
I TIFOSI E L’INTERVALLO DI PALMI, TRASFERTE A RISCHIO?
Ma quello che lascia l’amaro in bocca rispetto alla partita di ieri è quanto successo nell’intervallo di Palmese – Palermo. Gli scontri all’interno del settore ospiti sono un qualcosa di orribile, frutto di dissidi interni in Curva Nord che vanno avanti ormai da anni.
Dopo anni di delusioni e di bocconi amari da digerire, si è finalmente tornati a respirare aria di rinascita. Non si può assistere ad episodi del genere. Non ci si può lamentare che la gente non va in trasferta se poi si devono commentare simili amenità.
Ieri è stata la classica trasferta da vivere in allegria, con un presidente “tifoso” come Dario Mirri che ha vissuto l’ebrezza di un viaggio sotto il diluvio in mezzo ai tifosi del Palermo.
Era stata una festa di sport, con la calorosa accoglienza della società della Palmese che aveva addirittura predisposto un servizio di parcheggio per la tifoseria siciliana. Era appunto, prima che succedesse il patatrack nell’intervallo.
Adesso bisognerà valutare le decisioni dell’Osservatorio, che già aveva ammonito la tifoseria siciliana, come raccontato nelle scorse settimane. Il pericolo è che la prossima trasferta di Giugliano possa essere chiusa al pubblico palermitano. Un vero e proprio danno per tutti quei tifosi rimasti lontani dalla propria squadra del cuore e che ora, piano piano, stavano riaffezionandosi ad un patrimonio della città come il Palermo calcio.
W il calcio e w i tifosi anima di questo sport, no alla violenza.