“Oggi per me è un giorno triste, va via un qualcosa di bello della mia vita a cui tenevo tantissimo, non volevo questo. A gennaio ho deciso d’investire con un grande sforzo economico per salvare il Messina e ho deciso che se lo avessi salvato me ne sarei andato subito dopo. Così ho deciso a gennaio, e così adesso lo faccio. Non ci sono più le condizioni per continuare”.
Sabato scorso la vittoria contro il Gelbison che ha salvato il Messina, consentendo alla squadra di restare in serie C e mantenere la categoria. Una salvezza sudata e sofferta così come nel maggio 2022. E oggi, quattro giorni dopo la partita, Pietro Sciotto rompe il silenzio, tra amarezza ed emozione e annuncia in conferenza stampa: “Spero che questa sia la mia ultima conferenza da presidente del Messina. La società è ufficialmente in vendita. Incontrerò il sindaco, gli consegnerò la società e starà a lui trovare l’acquirente. Dedico la salvezza a mio fratello Pippo, che ha fatto il miracolo di salvarci. Non meritavamo una retrocessione dopo i tanti sacrifici che abbiamo fatto.
Sciotto ha ricordato quello che è accaduto quando nel 2017 il Messina era fallito e nel corso di quell’estate nessuno era andato al di là delle chiacchiere. “Soltanto io l’ho fatto, senza di me il Messina sarebbe partito dalla terza categoria”.
Sono passati sei anni, l’era Sciotto, il Messina ha vinto il campionato di serie D, conquistando la C: “Oggi ho garantito per il terzo anno consecutivo il professionismo. Se si sa programmare bene si può arrivare anche in serie B o in serie A. Nella storia del Messina siamo stati cinque o sei i presidenti a rimanere in sella per sei anni come ho fatto io”.
Sciotto consegnerà la squadra al sindaco affinchè avvii azioni per individuare un eventuale acquirente e da primo cittadino sia garante di tutte le operazioni. Sciotto non tornerà indietro rispetto alla decisione presa. “Spero si trovi un presidente serio e tifoso come me e che possa fare meglio rispetto a me”.