Brutte notizie per i tifosi del Calcio Catania.
In una lettera inviata al quotidiano online TuttoC.com, i calciatori del club etneo lamentano il mancato pagamento degli stipendi. A seguito di ciò, i tesserati hanno deciso di ricorrere alla messa in mora della società. Un momento difficile per la squadra rossoblu, in un’annata contrassegnata da mille difficoltà e da una stagione poco esaltante.
LA LETTERA
IL MANCATO PAGAMENTO DEGLI STIPENDI
In particolare, i giocatori lamentano, da parte della dirigenza, la mancata corresponsione degli stipendi, a partire da gennaio.
“I calciatori professionisti attualmente tesserati per il Calcio Catania S.p.a., intendono rappresentare quanto segue. Anche prima che scoppiasse la grave pandemia che sta affliggendo il mondo intero e che venissero promulgate le misure di lockdown nazionali, in data 16 marzo, la Società ha omesso di corrisponderci le retribuzioni dovute. In particolare, la Società ha omesso di pagare le retribuzioni di gennaio e febbraio agli scriventi, pur imponendo, anche per i successivi mesi di marzo e aprile, la nostra permanenza in sede“.
L’ABBANDONO IMPROVVISO DI TORRE DEL GRIFO
I tesserati lamentano inoltre la richiesta improvvisa, da parte della società etnea, di abbandonare il centro sportivo di Torre del Grifo. Ciò ovviamente ha costretto i calciatori, a seguito del lockdown, a ricorrere a misure di emergenza e a spese aggiuntive.
“Alcuni di noi, poi, che risiedevano presso il centro sportivo Torre del Grifo – Village, improvvisamente, in data 22 aprile 2020 sono stati costretti dalla Società a lasciare la struttura e, nell’impossibilità normativa di far ritorno presso le proprie residenze, hanno dovuto cercare una soluzione abitativa alternativa, con ulteriore aggravio economico e in assenza di pagamento delle retribuzioni dovute. Ciononostante, dopo l’ultima seduta collettiva non abbiamo mai smesso di allenarci, nelle nostre case e sotto la direzione dello Staff Tecnico, anche lontano dagli affetti familiari, per farci trovare pronti in caso di ripresa“.
L’ATTO FINALE: LA MESSA IN MORA
“Non possiamo, però, accettare che la Società sulla stampa nei giorni scorsi abbia fatto passare il messaggio di aver corrisposto i nostri emolumenti. Siamo consci delle difficoltà economiche di tutte le imprese, non solo in Italia, ma nel mondo intero – sottolinea la squadra –. Chiediamo semplicemente di ricevere quanto dovuto nella fase antecedente alla pandemia per attività prestata regolarmente. A questo punto, stante l’insostenibilità della situazione, tramite l’Assocalciatori, la squadra ha deciso di mettere formalmente in mora la Società al pagamento delle retribuzioni dovute“.
Adesso, si attendono le contromosse da parte della società, in un momento di piena incertezza per il presente e il prossimo futuro.