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Calcio: stop ai campionati di D, Palermo in Serie C entro venerdì

mercoledì 20 Maggio 2020
Palermo-Roccella
Foto di Fabio Lana

Finalmente è ufficiale, si ferma il campionato di Serie D.

Ad annunciarlo è la FIGC, dopo un Consiglio Federale fiume che ha determinato invece il prosieguo dei tornei professionistici. Ripartiranno quindi la Serie A, la B e la C, con la stagione che dovrà chiudersi entro il 20 agosto.

Per quanto riguarda il dilettantismo, i tornei sono da ritenere conclusi, con i verdetti che dovrebbero essere ufficializzati entro venerdì. Promosse nell’ex Lega Pro tutte le prime di ogni girone, fra queste anche il Palermo. Saranno invece da considerare retrocesse le ultime due squadre in classifica.

Un ritorno un po’ insapore per la compagine di Dario Mirri e Tony Di Piazza, soprattutto a causa dell’emergenza coronavirus. Se da un lato la formazione rosanero era da tutti indicata come favorita del Girone I, il campionato di Serie D non è stato affatto facile.

LA FAVOLA ROSANERO

Una stagione partita alla grande, con i 3000 tifosi in trasferta a Marsala e con il gol di Raimondo Lucera a fissare l’1-0 finale. Poi arriva il filotto di dieci vittorie consecutive, gli spalti pieni e l’entusiasmo a mille.

Ma, come in ogni favola che si rispetti, subentra il “lupus” a complicare le cose. Il Savoia, in questo torneo, è stato tutt’altro che una comparsa. Prima è stato in grado di portarsi a casa il bottino pieno al Renzo Barbera, poi ha iniziato a rosicchiare punti, facendo traballare più volte la panchina di Rosario Pergolizzi.

Castrovillari-Palermo, foto di Salvo Rosanero

Il punto più basso della stagione si è registrato con il pareggio conseguito a Pratola a Serra contro il San Tommaso. Fino al 94′ della partita contro il Castrovillari, il Savoia era arrivato ad essere ad un punto dai rosanero, poi la fortuna (grande alleata di Pergolizzi quest’anno) aiuta il Palermo e il rigore assegnato ai calabresi permette di mantenere il margine di sicurezza di tre punti.

Per le aquile è stato come in segno del destino. E così la macchina di viale del Fante ha ricominciato a macinare punti, con umiltà ed abnegazione, con in testa capitan Crivello a tirare le fila.

Così il lupus se ne è ritornato a sette punti di distanza, non senza polemiche. Il tutto però si è interrotto sul più bello, ovvero quando i rosanero dovevano recarsi a Corigliano Calabro per la ventisettesima giornata di campionato. L’emergenza covid-19 ha colpito il nostro paese e tutto si è fermato. Il calcio, centrale fino a quel momento nella vita delle persone, è passato in secondo piano, eclissato dal coronavirus.

Così arriverà venerdì il capitolo conclusivo, ovvero la promozione d’ufficio. E vissero tutti felici e contenti.

Ma come in ogni favola c’è una morale. Non può esserci sempre il cavalier Floriano o il messere Sforzini di turno a salvare la stagione, ma bensì si deve già da ora pensare alla prossima stagione. La Serie C è un’altra cosa, un altro universo rispetto al dilettantismo.

LE PAROLE DI FRANCESCO GHIRELLI (SERIE C)

Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B e appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i 60 medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti? Il calcio va riformato nella sua cultura“, dichiara il presidente della Serie C Francesco Ghirelli.

Francesco Ghirelli

Ricordiamo che, nei giorni scorsi, era stata proprio l’ultima lega professionistica a chiedere la sospensione dei tornei e la promozione delle prime classificate (Reggina, Vicenza e Monza).

Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute – aggiunge -. Quello che si sa del nuovo Protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club. Mi auguro che io abbia torto rispetto alla situazione. Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Poi, qualcuno può andare a sollecitare, scrivendo lettere per giocare i Playoff“.

Playoff e Playout si potrebbero disputare? Abbiamo votato alla luce del sole, ne torneremo a discutere – conclude -. Io non voglio sfidare nessuno, non c’è una lotta di potere, almeno per me conta solo la Serie C, i valori del calcio e al primo posto c’è la salute. La mia intenzione è di proteggere gli interessi di tutti i club, valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno“.

LE DICHIARAZIONI DI COSIMO SIBILIA (LND E SERIE D)

È una decisione adottata nel rispetto del superiore interesse della tutela della salute di tutti i soggetti che a vario titolo prendono parte alle nostre competizioni“.

Queste le prime parole a caldo del presidente della LND e rappresentante della Serie D, Cosimo Sibilia.

Cosimo Sibilia

La peculiarità del mondo dilettantistico rende estremamente complicato ipotizzare, pur volendolo immaginare, uno slittamento del termine della stagione oltre il 30 giugno, come stabilito invece per i professionisti la cui scadenza è stata prorogata al 31 agosto, per concludere le rispettive attività entro il 20 dello stesso mese”.

Nel corso della riunione il Presidente della FIGC Gravina ha anche annunciato il riavvio del tavolo il tavolo dedicato alla riforma dei campionati, interrotto dall’emergenza da Covid-19, come più volte richiesto dalla stessa LND. Un tema, quello della revisione dei format, peraltro presente nel programma dell’attuale governance federale. Nella prossima riunione tutte le componenti porteranno le proprie proposte.

Le nostre saranno concrete e pensate in un’ottica di sistema” – ha aggiunto Sibilia.

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