“543 licenziati dallo Stato”. “Traditi dallo Stato”. “Non puo’ finire cosi'”. Frasi che si leggevano nei lenzuoli portati in corteo ieri a Palermo dove dalla cattedrale e’ partita una fiaccolata per provare a illuminare la notte di 543 lavoratori Covisian e Almaviva dopo il dietrofront di Ita sulla commessa volata via insieme a tante belle intenzioni. Oggi l’incontro al ministero del Lavoro per trovare una soluzione dopo il mancato rispetto della clausola sociale sottoscritta a Roma il 21 ottobre.
Nei fatti dopo sei mesi sono a rischio licenziamento 543 operatori palermitani. Si tratta dei 221 di Covisian che dal primo maggio sarebbero messi alla porta; e dei 322 di Almaviva in cassa integrazione. “La mobilitazione non si ferma – promettono le sigle sindacali – per difendere i diritti, per il rispetto degli accordi sottoscritti e per la corretta applicazione delle clausole sociali. Continuiamo a denunciare con forza che e’ inaccettabile e paradossale che proprio Ita, societa’ che al 100% risulta essere proprietà dello Stato, avvia gare al massimo ribasso che eludono le leggi italiane”.