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Caltanissetta, furti d’acqua alla condotta pubblica: 26 indagati

mercoledì 4 Agosto 2021
acqua

I poliziotti del Commissariato di polizia di Gela, stanno dando esecuzione ad un’Ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela che ha coordinato e diretto le indagini.

I 26 indagati destinatari del provvedimento, tutti imprenditori agricoli e gestori di aziende del comprensorio di Gela e Butera, sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora e di accesso presso le aziende agricole da essi gestite o nelle quali collaborano; 14 di essi, inoltre, sono stati anche sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria competente per territorio di residenza.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di furti aggravati di ingenti quantità di acqua potabile ai danni della condotta idrica Gela-Aragona, infrastruttura gestita dalla Siciliacque S.p.A. Le condotte contestate sono tutte aggravate dalla commissione del fatto con violenza sulle cose e su beni destinati a pubblico servizio ed utilità.

L’inchiesta coordinata dalla Procura di Gela, che ha ricostruito una serie di furti d’acqua avvenuti lungo la condotta Gela-Aragona, è un segnale importante per il territorio in un momento in cui l’intera regione è alle prese con una pesante crisi idrica dovuta alla siccità“. È quanto afferma Siciliacque, che esprime “apprezzamento per l’attività svolta da magistratura e polizia” nell’ambito dell’operazione H20. “Ringraziamo il procuratore di Gela, il questore di Caltanissetta e tutti i poliziotti che hanno partecipato alle indagini – sottolineano i vertici di Siciliacque, società che gestisce l’acquedotto Gela-Aragona – perché ci consentono di proseguire nel nostro lavoro con maggiore serenità”. “Le riunioni con i prefetti di Caltanissetta e Agrigento, e le attività di ricerca degli allacci abusivi lungo tutta la condotta idrica, eseguiti dai nostri tecnici anche con la vigilanza delle forze di polizia – conclude Siciliacque – hanno permesso d’individuare i diversi punti in cui veniva rubata l’acqua e conseguentemente di ridurre sensibilmente gli ammanchi“.

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