Scommettere sull’internazionalizzazione è oggi sempre più essenziale per le imprese: cogliere le nuove opportunità commerciali offerte dal mercato internazionale è fondamentale per essere competitivi e stare al passo con i tempi. Questo quanto è emerso nell’ambito dell’evento promosso dalla Camera di Commercio di Messina in collaborazione con l’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, svoltosi questa mattina.
«La pandemia ha posto un acceleratore all’internazionalizzazione e alla digitalizzazione nella nostra regione – dichiara il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – le imprese che negli anni scorsi erano riusciti a creare una struttura di vendita digitale hanno certamente vissuto in maniera diversa questo periodo. Ci sono state anche attività che, grazie alla rete e all’e-commerce, sono riuscite non solo a sopravvivere alla crisi economica che ha fatto seguito all’emergenza sanitaria, ma anche ad accrescere il loro business. E numerose sono state le aziende che, in quel frangente, si sono rivolte ai nostri uffici per capire se la loro attività era autorizzata o autorizzabile alla vendita on line. L’internazionalizzazione è un processo evolutivo naturale dell’impresa del quale non si può più non tener conto».
In apertura dei lavori, i saluti della senatrice Barbara Floridia, sottosegretario di Stato al ministero dell’Istruzione: «Sono contenta che nella nostra città ci sia questo momento. Ho fortemente voluto mettere in contatto l’agenzia ICE con la Camera di commercio di Messina, perché ritengo che anche le piccole e medie imprese della Sicilia orientale possano usufruire di questo importante riferimento. L’internazionalizzazione rappresenta un passo fondamentale per la crescita delle nostre aziende».
Presenti all’evento, in modalità telematica, anche l’on. Gaetano Armao, vicepresidente e assessore regionale all’Economia, e Carlo Ferro, presidente di ICE Agenzia: «Vogliamo essere ancor più vicini ai territori e, in modo speciale, al Mezzogiorno – afferma Ferro – oggi siamo qui per dire alle imprese siciliane, che stanno affrontando con forza l’attuale congiuntura, che il Sistema Paese è al loro fianco. E noi di ICE facciamo la nostra parte attraverso 19 nuove azioni nel quadro del Patto per l’Export; 19 servizi che tre anni fa non esistevano nei campi del digitale, dell’e-commerce, della formazione e della protezione del made in Italy. Con l’auspicio che possano essere strumenti efficaci per avvicinarci ancora di più ai territori e per supportare le imprese siciliane e messinesi a fare ancora meglio sui mercati internazionali».
Subito dopo, l’intervento del presidente di Unioncamere nazionale, Andrea Prete: «L’export è centrale per lo sviluppo dell’economia italiana – evidenzia – ma per far crescere il nostro Made in Italy nel mondo dobbiamo rendere le nostre aziende, a partire da quelle più piccole, sempre più consapevoli delle opportunità offerte dai mercati internazionali e attrezzarle per sfruttarne al meglio le potenzialità. Il sistema camerale italiano e quello italiano all’estero hanno creato nel tempo una rete fittissima di collaborazioni che ha consentito a migliaia di imprese di fare il grande salto verso i mercati internazionali, in pieno raccordo con i servizi all’internazionalizzazione offerti dal sistema pubblico».
Successivamente, le relazioni di Anna Flavia Pascarelli, direttore dell’ufficio Coordinamento marketing dell’Agenzia ICE, Marco Pintus, dirigente dell’ufficio Servizi formativi dell’Agenzia ICE, e Andrea Degli Innocenti, direttore dell’ufficio ICE di Milano, che hanno presentato i servizi dell’Istituto per il commercio estero. E, a seguire, il focus “Pnrr e imprese” con l’intervento del segretario generale di Unioncamere nazionale, Giuseppe Tripoli: «Per le imprese italiane è fondamentale cogliere le enormi opportunità offerte dal PNRR – afferma – ben 7 imprese su 10 non si sono ancora attivate per accedere ai programmi. E la difficoltà è inversamente proporzionale alla dimensione aziendale: tra le imprese più piccole, solo 2 su 10 hanno avviato o hanno in programma di avviare iniziative con queste risorse, mentre tra quelle medio grandi la quota è del 50%. È essenziale affiancare le imprese, soprattutto di piccola dimensione, con una intensa attività di informazione, formazione e accompagnamento. Le Camere di commercio hanno messo in campo una serie di strumenti propri per aiutare le imprese a cogliere queste opportunità».
Nel corso dell’incontro, al termine del quale si sono svolti gli incontri B2B tra le aziende presenti e i rappresentanti delle istituzioni che hanno fatto parte del panel, è stato presentato anche il master in “Food, Quality and International Management” dell’Università dal direttore, Giuseppe Ioppolo.