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Indagato il proprietario

Cane bruciato vivo a Palermo, manifestazione degli animalisti: la denuncia sui tempi del soccorso

sabato 13 Gennaio 2024

La manifestazione in via delle Croci a Palermo organizzata da animalisti per la morte del cane Aron, il pitbull bruciato vivo da un uomo e per le gravi ustioni riportate.

“In tanti hanno chiamatodicono gli animalistiil numero di emergenza per segnalare la sera prima che l’animale era legato sotto la pioggia. Oltre al 112 sono stati chiamati gli agenti della polizia municipale e tutti hanno detto che non era loro competenza intervenire. Per questo presenteremo una denuncia in procura per accertare chi ha risposto lo scorso 8 gennaio al numero di emergenza e agli agenti di polizia municipale e non è intervenuto. Per loro chiederemo alla procura di indagare”.

“Vogliamo sapereaggiungonochi è stato il funzionario dell’Asp di Palermo che ha consentito il passaggio di proprietà del povero Aron, fatto il 5 gennaio, quattro giorni prima che è stato dato alle fiamme al povero Pitbull. Chiediamo di sapere come sia stato possibile registrare il passaggio di proprietà”.

 

GALLERY FOTO MANIFESTAZIONE

 

 

E’ sotto inchiesta intanto per maltrattamento animali il padrone di Aron, il pitbull bruciato vivo in una piazza nel centro di Palermo e morto dopo una terribile agonia.

La Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha iscritto l’uomo nel registro notizie di reato. Il cane è deceduto nella clinica veterinaria che lo aveva preso in cura.

 

Il comunicato di LAV

LAV: Ennesima vittima della crudeltà umana. La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati non perda più tempo e approvi la nuova legge contro i maltrattamenti sugli animali.

Aron con i volontari LAV Palermo

“Aron si è spento questa notte, dopo aver lottato con tutte le sue energie per quasi quattro giorni. Non ce l’ha fatta, i suoi reni hanno smesso di funzionare e così tutto il resto del corpo. Era sedato, quindi è andato via senza ulteriori sofferenze. Il pitbull era stato legato con una catena ad un palo, in una via di Palermo, ed era stato bruciato vivo dal suo stesso proprietario. Ricoverato grazie all’intervento di un passante, aveva riportato ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni”. “LAV è intervenuta, coinvolgendo l’autorità giudiziaria per ottenere l’affido e farsi quindi carico di tutte le spese veterinarie e del suo mantenimento. Da subito, quindi, Aron è stato accudito con attenzione e cura presso la Clinica Zarcone ed è stato assistito e vegliato dai volontari LAV della sede di Palermo. Ma non è bastato” racconta nel comunicato LAV.

“La nostra denuncia oggi ha un aggravante in più, perché il maltrattamento ha causato la morte dell’animale” dichiara la LAV. “Non si può più continuare ad assistere a gesti così crudeli ed efferati. Oltre ad un’imponente attività di sensibilizzazione, che educhi alla corretta convivenza con gli animali, e alla tutela dei loro diritti, c’è bisogno di provvedimenti più efficaci, che siano da deterrente per chi ancora si accanisce sugli esseri viventi”.
 “LAV chiede ancora una volta alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, al presidente Ciro Maschio (FdI) e alla relatrice Michela Brambilla (Noi Moderati), di procedere con l’esame e l’approvazione delle proposte di Legge per inasprire le pene e rendere più efficaci le norme per perseguire i reati contro gli animali”.

“La Commissione non perda più tempocontinua la LAVe inserisca questo tema all’Ordine del Giorno. L’urgenza è evidente, i fatti parlano: Aron è solo l’ultimo dei molti animali che ancora vengono maltrattati e uccisi in maniera crudele e spietata. Come il gatto Leone, scuoiato vivo a Cava de’ Tirreni nelle scorse settimane, e altri prima di lui. Magistratura e Forze dell’Ordine hanno bisogno di strumenti efficaci per perseguire fattivamente questo genere di reati”.

“Prevista per domani la commemorazione di Aron, organizzata dai volontari della sede LAV di Palermo. Chiunque voglia e se la sente di partecipare può recarsi alle ore 17.00 di domenica 14 gennaio di fronte alla clinica, in via Catania, 66 a Palermo, dove il cane è stato accudito fino alla fine”. “Verranno accese delle candele, come simbolo di richiesta ai Parlamentari italiani di occuparsi davvero dei maltrattamenti a danno di animali. Anche chi è a casa potrà fare lo stesso. Ringraziamo i volontari di LAV Palermo e i veterinari della Clinica Zarcone, che hanno assistito Aron dal primo all’ultimo minuto” conclude la LAV.

La nota di Oipa

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) presenterà nelle prossime ore denuncia alla Procura di Palermo per maltrattamento e uccisione di animali (articolo 544 ter comma 3 del Codice penale) nei confronti dell’uomo che ha legato il suo cane pitbull a un palo per poi dargli fuoco. La povera vittima è morta nel corso della scorsa notte.

L’Ufficio legale dell’associazione invierà inoltre istanza al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, affinché emetta un’ordinanza interdittiva che vieti all’uomo, nonché ai suoi familiari e ai suoi conviventi, di detenere animali. L’autore del gesto rischia fino a 27 mesi di reclusione.

©foto Oipa

“Troppo poco, aspettiamo un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, come promesso da diverse parti politiche”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Soggetti che incrudeliscono contro gli animali sono soggetti pericolosi che possono tranquillamente passare dall’animale all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo”.

L’Oipa “da sempre auspica un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali, tanto più in un’epoca massmediatica come l’attuale. Il moltiplicarsi della pubblicazione di notizie di questo tipo determina un rischio di emulazione con la conseguenza del moltiplicarsi del fenomeno. Lo Stato se ne faccia carico. Soggetti violenti e pericolosi nei confronti degli animali vanno puniti aspramente: gli animali sono esseri senzienti, ora anche tutelati dalla Costituzione all’articolo 9”.

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