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Ancora violenza sugli animali in Sicilia. Dopo i cinque cuccioli appena nati uccisi a Sciacca, tre cani sono stati presi a picconate in testa a Butera, in provincia di Caltanissetta. A denunciare il fatto è stata l’associazione “Oasi Ohana: i pelosi di Chiara”.
Dei volontari di Mazzarino della struttura Dog Village, l’11 aprile 2021, hanno trovato i tre cuccioli, di razza mista, con i crani sfondati con un piccone. Uno, purtroppo è morto a causa delle grevi ferite riportate. L’Oasi prenderà con se i cuccioli sopravvissuti appena sarà possibile, ossia quando saranno stabilizzati.
“A curare gli altri due é stato il nostro stesso veterinario, Massimiliano Messina, che ha fatto il possibile e l’impossibile. Li ha chiamati #Tik e #Tak, perché mentre li operava le lancette dell’orologio della vita andavano velocissime – racconta Chiara Calasanzio, fondatrice dell’Oasi Ohana situata a Santa Margherita di Belice, nell’Agrigentino -. Massimiliano li ha subito posti in coma farmacologico per cercare di attenuare l’enorme dolore che provavano. I piccoli sono rimasti in prognosi ed in coma indotto per circa dieci giorni. Poi, lentamente, sono stati attenuati i sedativi e si è visto un netto miglioramento che da quel momento, giorno per giorno, prosegue“.
I cuccioli “hanno riportato danni neurologici, uno ha perso la vista e l’altro ha problemi di coordinazione motoria. Per capirne l’entità e la reversibilità servono esami diagnostici carissimi, come le risonanze, 500 euro a testa solo per la prima. A giorni i due fratellini entreranno in Oasi e ci accolleremo le spese – prosegue Chiara che chiede – una mano tramite una raccolta fondi ad hoc per poterli rimettere in sesto e poi, con grande speranza, darli in adozione”.
“Hanno visto l’inferno, voglio che vedano un paradiso che avrà l’aspetto di una famiglia, la sensazione del non dolore, il gusto di croccantini e non del sangue che hanno bevuto“, conclude speranzosa Chiara Calasanzio.