“Si gioca con le tasche dei siciliani che lavorano fuori sede e che durante le festività vogliono abbracciare i loro cari”, a intervenire su quella che è ormai una guerra sulle tariffe aeree è Andrea Saraniti, il vicesegretario politico della DC Sicilia. Da settimane, dopo il decreto del provvedimento volto a tutelare soprattutto i viaggiatori delle isole e la reazione di Ryanair che sta tagliando voli da e per la Sicilia impazza la polemica.
L’esponente democristiano non ci sta a subire passivamente i disagi economici dei siciliani che pagano oltremodo la condizione di insularità. “Per i nostri conterranei è un’offesa la diatriba sui prezzi tra Enac e le compagnie aeree, Ryanair in primis, sui prezzi dei voli da e per gli aeroporti siciliani. Per i nostri conterranei non può valere la legge della domanda e dell’offerta che nei periodi di maggior afflusso come le ferie estive e le feste comandate fa schizzare i prezzi delle tariffe aeree che portano ad esborsi anche di 1000 euro a tratta. La società irlandese ha chiuso l’anno fiscale 2023 con 1,43miliardi di euro di utile netto con ricavi pari a 6,93 miliardi di euro di ricavi. Questi signori non possono permettersi di lucrare sui siciliani Noi democristiani – continua Saraniti – ricordiamo alle compagnie aeree che in primis svolgono un servizio pubblico e non solo un’attività commerciale su cui giustamente attendersi dei profitti aziendali. Chiediamo al Governo nazionale di imporre ai vettori prezzi calmierati per chi è nato in Sicilia facendo valere la continuità territoriale”.