Dopo la direttiva del Presidente di Autostrade Siciliane, del 2 maggio scorso, la struttura di gestione della concessionaria ha ritirato il precedente bando di gara per l’affidamento del servizio antincendio, modificandolo in più punti e pubblicando il nuovo bando sulla Gazzetta Ufficiale del 5 giugno scorso.
L’appalto precedente sullo stesso servizio, aggiudicato nel 2021, ha provocato l’intervento della magistratura penale, con gli arresti effettuati nel febbraio di quest’anno (quattro persone sottoposte a misure cautelari, fra i quali un dirigente del Cas oggi in pensione). Anche la Commissione Regionale Antimafia ha aperto un’istruttoria nel mese di marzo, ascoltando in audizione sia il nuovo presidente della concessionaria che il direttore generale all’epoca in carica.
Dopo l’intervento del vertice di Autostrade Siciliane, l’appalto, della durata di un anno, è stato profondamente rivisitato: l’importo è stato ridotto da circa 17 mln di euro a poco più di 13 mln, con un’ottimizzazione delle tempistiche e delle modalità di intervento in caso di emergenza, applicando le opzioni previste dall’art. 176 del codice della strada per le tratte autostradali. L’appalto è stato suddiviso in due lotti, non allo scopo di frazionarne gli affidamenti, ma per evitare che un solo operatore possa far valere condizioni di superiorità di fatturato e di numero di precedenti appalti, impedendo così una maggiore concorrenza e quindi l’accesso di più operatori economici qualificati. Per lo stesso obbiettivo sono stati abbassati i requisiti di fatturato globale medio e specifico, nell’ambito della flessibilità prevista dal codice dei contratti.
“Vogliamo garantire le migliori condizioni di sicurezza della rete autostradale contro i rischi derivanti da incendi – dichiara il Presidente Nasca – e pensiamo con questo nuovo appalto di elevare gli standard esistenti. Ma vogliamo anche che tutta l’attività di affidamento delle gare svolte dal Consorzio sia trasparente e libera da condizionamenti e opacità. Chiediamo perciò anche l’aiuto di magistratura, delle forze dell’ordine, delle organizzazioni di categoria: aiutateci a fare di più, aiutateci a fare meglio, aiutateci in sede di vigilanza collaborativa a mettere al riparo le procedure di appalto da qualsiasi adulterazione o infiltrazione criminale”.