Approda al Cga di Palermo la contesa tra il Comune di Taormina e l’ente gestore della Casa di Riposo della cittadina ionica. Il segretario generale dell’ente, Giuseppe Bartorilla, ha dato mandato agli uffici di predisporre gli atti per costituirsi innanzi al Consiglio di Giustizia avverso il ricorso in appello promosso dalla società “Cooperativa Sociale 21 Aprile”.
Da qui la decisione del Comune di incaricare un professionista a difesa dell’ente comunale, l’avvocato Melinda Checco Calandra. La società Cooperativa Sociale 21 Aprile” ha notificato, infatti, alla casa municipale ricorso innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, avente ad oggetto la richiesta di annullamento di una sentenza emessa da Tribunale Amministrativo Regione Sicilia, Sezione di Catania.
L’ente gestore della casa di riposo ha intrapreso un’azione con la quale ha richiesto l’annullamento della sentenza del 20 aprile scorso con cui il Tar di Catania ha rigettato in primo grado di giudizio le richieste della società stessa. Dopo il primo round del contenzioso che era stato favorevole al Comune di Taormina si va, a questo punto, all’atto decisivo e quindi finale del braccio di ferro tra le parti.
La “Cooperativa Sociale 21 Aprile”, che a sua volta viene difesa in questa controversia dall’avvocato Fulvio Cintioli, vorrebbe ottenere un provvedimento con il quale si intenda dichiarato l’obbligo per la casa municipale taorminese di prorogare il rapporto contrattuale tra le parti per altri cinque anni. Nello specifico la materia del contendere attiene la concessione della struttura comunale di contrada Sant’Antonio, intitolato a suo tempo in onore del benefattore della città don Carlo Zuccaro, e destinato ai servizi socio-assistenziali per gli anziani del territorio. La gestione della casa di riposo “Zuccaro” era stata affidata dal Comune alla “Cooperativa Sociale 21 Aprile, cinque anni fa, per esattezza il 25 settembre del 2018 e la società rivendica l’adempimento da parte della casa municipale ad una proroga del rapporto per ulteriori cinque anni, sino cioè al 2028.
E così è scattata l’azione dell’ente gestore della casa di riposo che si è rivolto al Tribunale amministrativo di Catania e adesso anche al Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo nel tentativo di arrivare in sede di giudizio ad un verdetto di annullamento dell’atto con il quale il Comune di Taormina ha deciso di non concedere la proroga del rapporto. Per il Comune non sussisterebbe, insomma, il titolo alla richiesta di far valere una proroga del rapporto o un relativo vincolo contrattuale per ulteriori cinque anni e la volontà della casa municipale sarebbe quella di indire una nuova procedura di gara per decidere a chi dovrà essere affidata la gestione dell’immobile ubicato in prossimità della Via Garipoli (bretella A18 di Taormina) e che accoglie al proprio interno gli anziani di questa zona.
La casa di riposo di Taormina si conferma, insomma, al centro di un contenzioso e non è una novità in assoluto per Palazzo dei Giurati. Questa stessa struttura già in passato era stata oggetto di un altro lungo ed aspro contenzioso tra il Comune ed un altro ente gestore, che in precedenza aveva in affidamento l’immobile di contrada Sant’Antonio. Per un certo periodo si era verificata addirittura la chiusura dell’immobile e gli anziani in quel momento erano stati persino trasferiti lontano da Taormina, in una struttura del Catanese. E proprio a conclusione di quell’estenuante contenzioso con un’associazione il Comune aveva indetto la gara che aveva portato all’affidamento del bene all’attuale ente gestore. Adesso “Casa Zuccaro” torna nelle aule di tribunale.