Le sei indagate per la vicenda legata alla casa di riposo “Bell’Aurora” di via Emerico Amari restano per il momento in carcere.
A deciderlo è il gip di Palermo, che ha confermato la custodia cautelare in carcere. Il giudice ha respinto le richieste di scarcerazione avanzate dai difensori delle indagate.
L’inchiesta, condotta dal nucleo della guardia finanza e coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Anna Battaglia, dunque ha retto al primo vaglio del giudice.
Le donne sono accusate a vario titolo di maltrattamenti agli anziani ospiti della struttura, di bancarotta fraudolenta per una serie di fallimenti pilotati della società che gestisce la casa di cura, riciclaggio ed autoriciclaggio.
Gli anziani residenti nella struttura, costretti a sopportare a vessazioni e soprusi che hanno provocato sconcerto tra gli stessi inquirenti, sono stati sottoposti anche a controlli medici visto che all’interno della struttura non erano mai state adottate le procedure per il contenimento del coronavirus.