“Same same but different” è il titolo della mostra collettiva nata dalla collaborazione tra Merano Arte, di Bolzano, e il Museo Civico di Castelbuono, rispettivamente nella regione più a Nord e in quella più a Sud d’Italia.
Grazie a tre artisti per ciascuna regione, Same same but different indaga sulle condizioni di vita e di produzione artistica ai due capi del Paese, raccontandosi in entrambi i luoghi: a Merano Arte fino all’8 luglio, e dal 6 maggio al 22 luglio al Museo Civico di Castelbuono dove, per l’inaugurazione (domenica 6, ore 12) è prevista anche una performance dell’artista Ingrid Horacon con le asinelle di Castelbuono.
La mostra vuole indagare le dinamiche socioculturali e antropologiche che si manifestano tra la Sicilia e il Trentino Alto Adige, offrendo una riflessione sulle diversità e sulla complessità dell’Italia.
I sei artisti sono invitati a riflettere sul dibattito sociale contemporaneo che oggi interessa non solo il nostro Paese, ma l’Europa e il Mediterraneo.
Partendo da due condizioni geografiche completamente differenti l’obiettivo è quello di sottolineare come proprio in Italia, tra la Sicilia e l’Alto Adige, si possano configurare dinamiche che poi si manifestano su scala europea. Ad esempio attorno ai valori dell’integrazione o dell’esclusione, dell’accoglienza e delle gerarchie culturali e identitarie.
Gli artisti ospitati sono: Claudia Barcheri, originaria di Brunico ma attiva a Monaco, che realizzerà un gruppo di lavori a partire dal logo sul retro dei documenti “Repubblica Italiana”; Ingrid Hora, nata a Bolzano, vive e lavora a Berlino, proporrà un lavoro in cui elementi folcloristici, storici e sociali sono trasposti in rappresentazioni visuali e performance; Loredana Longo, catanese attiva a Milano, si interrogherà sull’alterità, sulla contrapposizione costantemente presente tra un “noi” e un “loro”; Christian Martinelli, fotografo e reporter nato a Merano, proporrà un progetto che l’ha visto percorrere tutte le coste italiane con una gigantesca macchina fotografica di alluminio creata da lui stesso.
E poi: lo scultore palermitano Ignazio Mortellaro proporrà una riflessione sul concetto di misurazione, a partire dal recupero di sistemi precedenti all’importazione del sistema metrico e strettamente legati al corpo; Studio++, infine, collettivo artistico di base a Firenze, presenterà una declinazione di un progetto nato come opera web, immateriale, dal titolo “Navigare“.
Il progetto grafico della mostra, presente nel cartellone ufficiale di Palermo Capitale della Cultura 2018, e del catalogo è a cura di Melania Fiasconaro.