“Come gruppo parlamentare non retrocederemo di un centimetro nel vigilare sul rispetto di determinati paletti durante i lavori della finanziaria, che non possono essere disattesi, soprattutto in un momento così delicato“.
Questo è quanto dichiarato da Antonio Catalfamo, deputato regionale all’Ars militante fra le fila della Lega.
“Noi pretendiamo che nel testo della finanziaria regionale non vi sia traccia, nemmeno minima, di cose che non riguardino strettamente l’emergenza Covid, a parte le coperture indispensabili per il funzionamento dell’apparato pubblico regionale. Vivisezioneremo il testo, e sia chiaro a priori che proporremo di sopprimere tutto ciò che non sia strettamente attinente ai problemi generati dall’epidemia in corso“.
“Non apprezzeremmo – aggiunge Catalfamo – l’uso spasmodico di norme cornice onnicomprensive, a cui debbano seguire decreti attuativi. E’ alto, a nostro avviso, il rischio che affidare a decreti successivi le attuazioni normative faccia accedere i cittadini agli ammortizzatori sociali con ancora più ritardo di quelli nazionali, come già sta avvenendo per i primi 100 mln stanziati dalla Regione per le famiglie, impantanati dalla burocrazia“.
“Se malauguratamente dovesse essere confermata questa impostazione dilatoria e generica si sappia già da adesso che non rinunceremo in nessun modo a proporre emendamenti per i settori e le categorie che dovessero risultare scoperti, come ad esempio, stando almeno ai primi confronti con il governo, il Turismo e l’agricoltura“.
“Serve inoltre più coraggio, come per esempio sulla cassa integrazione in deroga per le imprese artigiane o sulle sospensioni dei canoni e imposte, che devono diventare soppressioni e valere per periodi più prolungati“, sottolinea il deputato della Lega.
“Non si pensi di rimandare questo dialogo a successive finestre normative – conclude Catalfamo -, perché ciò avrebbe il sapore della replica dei collegati alla finanziaria 2019, una rappresentazione già manifestatasi fallimentare e che i siciliani e chi li rappresenta non meriterebbero di dover nuovamente sopportare“.