Madre e figlia, di 56 e 20 anni, sono state arrestate dai carabinieri a Catania con l’accusa di aver chiesto 500 euro per far riavere ad una coppia di turisti laziali l’auto che era stata loro rubata. Devono rispondere di tentata estorsione in concorso.
La vicenda trae origine dalla una denuncia di furto di una Lancia Y 10 presentata ai carabinieri da una coppia di turisti laziali in vacanza nell’Isola. I due, che alloggiavano in un b&b dell’hinterland, una sera erano rimasti vittima del furto dell’auro che avevano parcheggiato nel centro storico di Catania per andare in un ristorante di Piazza Federico II di Svevia. Accortisi a fine serata del furto, i due turisti si erano rivolti al ristoratore ma erano stati poi avvicinati da una donna, la 56enne, che insieme alla figlia avrebbe detto che avrebbe fatto riavere loro l’auto dietro il pagamento del denaro. Da lì lo scambio dei numeri di telefono e l’appuntamento per l’indomani con i dettagli sulle modalità di ritiro del veicolo.
I turisti hanno però denunciato l’accaduto ai carabinieri, che si sono fatti trovare nel posto fissato per l’appuntamento, nei pressi di Piazza Palestro, ed hanno sorpreso le due donne nel momento della riconsegna dell’auto. L’arresto è stato convalidato dal Gip, che ha disposto per le due donne la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’autovettura è stata riconsegnata integra alla giovane coppia, che ha espresso parole di plauso e ringraziamento per la disponibilità, vicinanza e professionalità dimostrata nei loro confronti dai Carabinieri.