Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato in servizio all’Ufficio Polizia di Frontiera di Catania ha denunciato in stato di libertà la rappresentante legale di un cantiere nautico, insistente all’interno del porto, perché ritenuta responsabile dei reati di lesioni personali colpose, all’esito di scrupolose e repentine indagini avviate a seguito di denuncia/querela, sporta il 26 giugno u.s., da un dipendente di una ditta che si occupa della movimentazione dei containers all’interno del Porto commerciale di Catania, vittima di un’aggressione avvenuta, ad opera di tre cani, all’interno di questo sedime portuale.
Nella circostanza, il predetto riferiva che, pochi giorni prima, ultimato il suo turno di lavoro, mentre si incamminava a piedi lungo la strada interna che costeggia i cantieri navali, da uno di questi notava uscire repentinamente tre cani di taglia medio – grande che, indirizzati verso di lui, successivamente lo mordevano, facendolo pure rovinare per terra; riuscito comunque a rialzarsi, si arrampicava su un muretto di recinzione ivi esistente, al fine di evitare di essere ulteriormente assalito.
Successivamente, trasportato a mezzo ambulanza presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale Garibaldi, veniva sottoposto a cure mediche e dimesso con 28 giorni di prognosi, anche alla luce della riscontrata frattura del polso sinistro.
Atteso quanto sopra esposto, al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, venivano acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza attinenti l’area interessata, la cui attenta visione permetteva di riscontrare tutte le fasi salienti relative a quanto accaduto.
Ulteriormente, al fine di acclarare quanto già riscontrato, veniva rintracciato ed escusso un cittadino senegalese che, presente ai fatti in questione, oltre a confermare quanto accaduto, si era anche prodigato a fare desistere i suddetti cani dal continuare nella loro aggressione.
Nel corso delle indagini, emergeva, altresì, che i tre cani in questione appartenevano al cantiere nautico in questione, la cui rappresentante legale veniva quindi compiutamente identificata deferita – allo stato libero – per i reati a lei contestati. Dell’accaduto, veniva data immediata comunicazione alla Direzione dell’ASP Veterinaria – Servizio Igiene Urbana di Catania, al fine di procedere alla relativa sorveglianza sanitaria, nonché agli eventuali adempimenti sanzionatori di competenza.