“Si è concluso a Catania il vertice che ho voluto convocare sulla emergenza acqua potabile, d’intesa con il prefetto, il sindaco e la Protezione civile nazionale e regionale. L’Enel ha ammesso che, a causa delle alte temperature e del sovraccarico di consumo, la rete elettrica non resiste, specie nelle aree fortemente urbanizzate. La disalimentazione comporta quindi la sospensione della erogazione idrica in molti quartieri della città e in una decina di Comuni dell’hinterland. Abbiamo chiesto piu tecnici: sono 420, arriveranno oggi a 570, impegnati nell’area catanese, notte e giorno. La situazione dovrebbe migliorare nella serata di domani, quando il picco di 45 gradi si attenuerebbe a 35″.
“Particolare attenzione è stata riservata ai presidi ospedalieri, agli istituti carcerari ed alle famiglie che vivono particolari disagi. Sono stati allertati i servizi socio-assistenziali e sanitari ed abbiamo chiesto una maggiore dotazione di gruppi elettrogeni. Per evitare il ripetersi di tale assurda situazione, l’Enel provvederà ad investire nei prossimi due anni 412 milioni di euro del Pnrr per il potenziamento e l’adeguamento della rete elettrica. È un momento di particolare difficoltà per Catania, anche per la concomitante e perdurante chiusura dell’aeroporto. Passata la emergenza di questi giorni, dovremo tutti metterci attorno ad un tavolo per rendere conto ognuno delle proprie condotte commissive e omissive e lavorare affinché simili crisi non debbano più ripetersi”.
“L’emergenza energia elettrica dovuta al caldo non riguarda soltanto Catania, ma tutto il Paese, perché parliamo da tempo di cambiamento climatico e siamo stati un poco refrattari, convinti che si trattasse soltanto di un fatto contingente, e invece, la tropicalizzazione del clima è arrivata anche in Italia e di questo dobbiamo prendere atto” lo dichiara il ministro per la Protezione civil, Nello Musumeci, a conclusione dell’ incontro in prefettura a Catania sulle interruzioni di energia elettrica e alla conseguente mancanza di acqua.