Le dimissioni degli assessori Alessandro Porto, transitato all’ARS, e Paolo La Greca, che ricopriva anche l’incarico di vicesindaco, hanno lasciato un vuoto all’interno della giunta guidata da Enrico Trantino.
Vuoto che, di certo, verrà riempito ma senza alcuna rassicurazione sulle tempistiche. Il primo cittadino s’è spinto a ipotizzare il “rimpasto” sin ad inizio 2026, con alcuni brontolii da parte dei partiti di maggioranza.
Ma chi prenderà il posto di Porto e La Greca? Un tema non di poco conto. I nomi che circolano sono quelli del recordman di preferenze alle scorse elezioni amministrative Daniele Bottino, vicino al Ministro Nello Musumeci e all’Eurodeputato Ruggero Razza, che subentrerebbe a La Greca, e del consigliere Orazio Grasso, ma circola anche quello dell’ex consigliere Carmelo Coppolino, per quanto riguarda il fronte autonomista “titolare” della casella lasciata vacante da Porto, seppur quest’ultimo da breve approdato in FdI. Rimpasto che potrebbe portare anche ad alcune staffette, tra le più chiacchierate quella dell’assessore Sergio Parisi e il coordinatore cittadino meloniano Luca Sangiorgi.
Mugugni più consistenti, per via del temporeggiamento da parte del sindaco Trantino, arrivano dalle forze d’opposizione, Pd e M5S, con una dichiarazione al vetriolo: “Il sindaco continua a trattenere su di sé ben cinque deleghe cruciali – Urbanistica, Viabilità, Decentramento, Cultura e Polizia Municipale – con il pretesto di poterle gestire ad interim, provando a difendere l’indifendibile, sostenendo che ‘fino a quando può rispondere e gestire, non è un problema’“.
“La città – continuano – è ferma, in attesa di decisioni importanti, e la paralisi amministrativa nei settori della Viabilità e della Polizia Municipale è ormai sotto gli occhi di tutti. Il ‘faremo presto’ non basta più: è una frase vuota che nasconde una crisi politica interna mai risolta. Di fronte alle nostre legittime e specifiche richieste su temi come l’Urbanistica e il Decentramento, il sindaco ha fornito risposte elusive e generiche, scontentando di fatto l’intero Consiglio, compresa parte della sua stessa maggioranza. L’accentramento del potere non può tradursi in deficit di competenza e mancanza di risposte.”
“M5s e Pd – sottolineano – chiedono un atto di responsabilità immediato: il sindaco deve procedere con urgenza al rimpasto di Giunta, assegnando le deleghe in eccesso a figure assessoriali competenti e motivate. Solo così potrà essere ristabilita la piena funzionalità dell’esecutivo comunale, garantendo il rispetto dovuto all’attività del Consiglio e alle esigenze urgenti della comunità catanese“.
Si prospetta un caldo autunno.




