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La strategia autonomista

Rimpasto a Siracusa, l’Mpa prende tempo per l’ingresso in Giunta

lunedì 12 Febbraio 2024
Siracusa, Palazzo Vermexio

Il “matrimonio” politico a Siracusa tra l’Amministrazione del sindaco Francesco Italia e l’Mpa, almeno per il momento, “non s’ha da fare”. Il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, per adesso, ha deciso di congelare la prospettiva di un ingresso nella Giunta aretusea. Non ci sono le condizioni politiche, al netto delle dinamiche consiliari di piena collaborazione tra le parti.

A ribadire questa volontà è il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, parlamentare dell’Mpa, secondo il quale il ragionamento legato ad una partecipazione degli autonomisti all’esecutivo di Italia potrebbe avvenire soltanto nel quadro di un ragionamento politico organico, più ampio, sulle alleanze per il futuro. L’orientamento dell’Mpa è quello, insomma, di incardinare l’eventuale ingresso in Giunta in un quadro che possa andare al di là delle situazioni politiche prettamente comunali, di Siracusa, e che dovrebbe poi avere riverberi dalle Provinciali (se e quando ci saranno) sino poi alle future scadenze (al momento ancora lontane) delle Regionali e delle Politiche. Gli autonomisti non hanno fretta di stringere patti e d’altronde questo segnale è in linea anche con l’atteggiamento che aveva palesato, a sua volta, il sindaco Francesco Italia, che ha deciso di allungare i tempi del rimpasto e che ritiene non vi sia al momento alcuna fretta di rivedere la composizione della sua Giunta. I buoni rapporti con l’Mpa non vengono considerati, insomma, un acceleratore tale da dover portare all’intesa immediata per la presenza in Giunta di rappresentanti del movimento di Lombardo.

E sempre gli Mpa vogliono aspettare perché, a loro volta, ritengono che si debbano fare valutazioni legate alla forza effettiva delle varie componenti politiche, e quindi dei partiti e movimenti, nei territori. Un discorso che, evidentemente, riguarda pure Siracusa. Proprio a Siracusa c’è la presenza che, rispetto alle piccole percentuali dei tempi in cui andarono in scena le Amministrative 2023, ora si fa invece sempre più rilevante di Sud chiama Nord, il movimento di Cateno De Luca, che nella Giunta Italia ha il vicesindaco Edy Bandiera e che ha, quindi, in questo contesto un ruolo non secondario. Non è un mistero la storia dei rapporti inesistenti, sul piano umano prima ancora che politico, tra Lombardo e De Luca. E questo fattore potrebbe diventare un elemento condizionante nelle dinamiche politiche di eventuali alleanze e patti da stringere.

Ad oggi va detto che Sud chiama Nord non ha messo alcun veto alla presenza dell’Mpa in Giunta a Siracusa ma è abbastanza preventivabile che se si dovesse porre una discussione all’interno della maggioranza di Italia non farebbe “salti di gioia” la componente deluchiana all’idea di dover avere a che fare con l’Mpa, come viceversa non sarebbe entusiasta neppure l’Mpa di ritrovarsi in un governo con De Luca come alleato e vicino di casa.

In tutti questi ragionamenti c’è anche l’idea di Sud chiama Nord di provare a capire se ci saranno i presupposti per portare nella “famiglia” politica di De Luca il sindaco Italia. L’assalto non è ancora partito ma potrebbe presto concretizzarsi. Il sindaco di Siracusa è un esponente di riferimento di Azione, il partito di Carlo Calenda, che voleva anche candidarlo lo scorso anno alle Politiche ma poi l’attuale sindaco ha deciso di restare a Siracusa, dove si è ricandidato alla guida della città ed è stato confermato all’esito delle elezioni Amministrative 2023. Nel frattempo c’è stata la trattativa che non è andata a buon fine tra Calenda e De Luca per un’alleanza in vista delle Europee e adesso De Luca non disdegnerebbe uno “scippo” politico al leader di Azione. Il sindaco di Taormina pare intenzionato ad esplorare in termini concreti la fattibilità di un avvicinamento di Italia al suo movimento. Restano solo da capire i tempi ma le Europee potrebbero già portare ad un primo ragionamento tra le parti. L’“asso nella manica” di De Luca potrebbe essere Bandiera, esponente di Sud chiama Nord e vicesindaco di Siracusa, quindi in questa fase la figura politica che lavora a più stretto contatto con Italia e che in questa prima fase di legislatura si è fatto apprezzare per le sue iniziative e l’incisività dell’azione nel territorio.

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