Le dimissioni di Giuseppe Gelsomino dalla giunta Trantino e il suo abbandono dalla Lega, con annesso momentaneo passaggio al Gruppo Misto, sono stati gli ultimi movimenti politici all’interno del Consiglio comunale di Catania.
I recenti cambi “casacca” hanno riguardato le consigliere Simona Latino e Agata Scalia, alle quali bisogna aggiungere quello di Gerri Barbagallo che, lo scorso autunno, è transitato dal Gruppo Misto a Forza Italia, dopo essere stato eletto tra le file del Pd.
Latino, eletta con la Nuova Dc di Totò Cuffaro e presidente della IX commissione consiliare “personale, formazione ed innovazione, servizi informatici e digitali e smart city”, ha abbandonato il gruppo a fine anno per via di “ragioni profonde” decidendo di aderire all’MpA: “L’interazione tra le realtà della sua professione legate al mondo della scuola – spiega il partito autonomista – delle nuove generazioni, dell’inclusione e del sociale e quelle delle attività propulsive e delle iniziative intraprese per l’innovazione ed una rinascita di Catania, mettono in luce i valori forti e concreti in cui crede. Le motivazioni di adesione al Movimento per l’Autonomia riguardano la condivisione delle battaglie intraprese a difesa di principi e dei valori autonomisti e delle istanze del territorio“.
La Nuova Dc scende così a due soli consiglieri presenti all’interno dell’aula, il capogruppo Maurizio Mirenda e il vice presidente del Consiglio comunale Salvatore Giuffrida.
Caso diverso per Scalia che è subentrata a Sala “Giovanni Verga” dopo le dimissioni di Viviana Lombardo, nominata assessore con deleghe ai servizi informatici e digitalizzazione, pari opportunità, politiche giovanili da Enrico Trantino. La stessa consigliera spiega in una nota e dopo i ringraziamenti di rito, che “la scelta di dichiararsi indipendente non è improvvisa ma è il frutto di una presa di coscienza ponderata e della responsabilità che devo ai tanti catanesi che mi hanno votato alle ultime lezioni“, specificando “di rimanere all’interno del centrodestra, a fianco del sindaco Trantino e della Giunta comunale che interpreta pienamente le esigenze della città. La mia scelta non pregiudica il mio collocamento nei banchi di Palazzo degli Elefanti ma rappresenta un avvicinamento sempre più attento a quei valori politici ed umani in cui ho sempre creduto”.
In effetti, pare che il passaggio al Gruppo Misto sembra destinato a durare ben poco. Sono insistenti le voci di un suo passaggio in Forza Italia in area D’Agostino. Questo possibile ingresso rafforzerebbe ancor più il peso degli azzurri a Palazzo degli Elefanti, insidiando il primato dei meloniani.