Che le fibrillazioni all’interno della maggioranza siano importanti, lo avevamo certamente capito, ma lo scorso martedì s’è toccato l’apice.
Concluso l’assai teso consiglio comunale serale, in un locale nei pressi di Piazza Duomo, stando a quanto riportato del consigliere e vicepresidente vicario Riccardo Pellegrino, s’è verificata una aggressione nei suoi confronti “verbale e fisica da parte del sindaco Enrico Trantino“.
Il consigliere forzista dopo essersi recato al pronto soccorso per accertamenti medici, ha altresì annunciato che denuncerà l’accaduto.
Non s’è lasciata attendere la risposta del primo cittadino: “Con riferimento alla nota diffusa a mezzo stampa dal signor Riccardo Pellegrino, contenente affermazioni gravemente lesive della mia dignità personale, ritengo superfluo ricordare il profilo pubblico e giudiziario del soggetto in questione, nonché la sua consueta propensione a speculare e strumentalizzare fatti di cui egli stesso è invece protagonista“, spiega Trantino.
“Il mio modo di intendere le Istituzioni – continua – è e resta lontano anni luce da quello di chi in questi anni si è distinto per comportamenti che sotto il profilo etico e morale saranno giudicati da ogni singolo cittadino. Sotto quello giuridico, dagli organi giudiziari competenti. Considerato, tuttavia, che lo stesso signor Pellegrino ha dichiarato di voler presentare denuncia in relazione a quanto sarebbe accaduto ieri, per rispetto verso la magistratura ritengo doveroso non entrare nel merito della vicenda. Si tratta, in ogni caso, di un episodio riconducibile ad atteggiamenti provocatori e scomposti, probabilmente dettati dal risentimento del signor Pellegrino per la sua marginalità nei reiterati tentativi di ostacolare il percorso di rinnovamento e di cambiamento che, nonostante le resistenze di cui egli stesso si fa interprete, proseguiremo con sempre maggiore determinazione”.
Sta di fatto, che a quanto detto dai presenti, la parola “aggressione” sia sproporzionata e del tutto inappropriata.
A ciò s’aggiunge la nota diramata dai capigruppo di maggioranza che prendono fermamente le distanze da Pellegrino invitandolo a rassegnare le dimissioni da vicepresidente vicario del consiglio comunale: “Il vicepresidente vicario, per il ruolo ricoperto, è tenuto a garantire il corretto andamento dei lavori d’aula, rappresentare l’intero Consiglio e mantenere un comportamento improntato all’imparzialità istituzionale. Secondo i firmatari, tali principi non sarebbero stati rispettati in più occasioni, a causa dei toni utilizzati da Pellegrino durante le sedute consiliari e di alcune dichiarazioni pubbliche in contrasto con la stessa maggioranza che lo ha eletto”.
“La nomina del vicepresidente vicario è frutto di una scelta politica condivisa dalla maggioranza consiliare. Tale fiducia è venuta meno per via di atteggiamenti e posizioni ritenuti incompatibili con i principi di lealtà istituzionale e coerenza politica”.
Per queste ragioni, i capigruppo di maggioranza invitano formalmente Pellegrino a rassegnare le dimissioni “nell’interesse del corretto funzionamento dell’istituzione e della serenità dei lavori consiliari”.



