Personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della città etnea ha dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni ai fini della confisca a carico di Fraschilla Giovanni, di anni 60, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S..
Tale attività trae spunto da un’articolata attività d’indagine condotta dalla locale Squadra Mobile per una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore locale, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, che ha consentito di individuare soggetti organici al clan Santapaola, fra i quali SANTAPAOLA Francesco (cl.1979) (figlio di Salvatore SANTAPAOLA, quest’ultimo cugino del boss “Nitto” SANTAPAOLA), MARLETTA Cesare (cl. 1972) (cognato di FRASCHILLA) e CORALLO Nicolò Andrea (cl.1982), nonché altri soggetti vicini al clan fra cui il Fraschilla, che risulta, tra l’altro, gravato da precedenti penali e di polizia per reati di grave allarme sociale, alcuni dei quali conclusisi con sentenze passate in giudicato, fra i quali: omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e porto illegale di armi, tentata estorsione, associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, falso ideologico, materiale ed altro.
L’analisi dei flussi finanziari relativa a Fraschilla Giovanni, compiuta dagli investigatori “patrimonialisti” della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile ha evidenziato una forte sperequazione tra i redditi del proposto e del proprio nucleo familiare e i beni, fittiziamente intestati a terzi e comunque nella disponibilità dello stesso che, pertanto, sono stati ritenuti frutto e reimpiego dei proventi delle attività illecite commesse dall’interessato.
Quanto ricostruito ha consentito al locale Tribunale -Sezione Misure di Prevenzione- di ritenere che Fraschilla Giovanni abbia ricavato vantaggi economici dai traffici criminali cui il predetto era dedito e che i beni acquisiti, viziati da un’apprensione illecita genetica, siano stati sottratti al circuito dell’economia legale.
Il provvedimento di sequestro ai fini della confisca ha riguardato i seguenti beni: n.3 imprese commerciali attive a Catania, quartiere Nesima, nel settore della ristorazione (bar) e dell’intrattenimento (una nota ludoteca ed una discoteca annessa) e a Giardini Naxos (ME), nel settore del noleggio veicoli, n.4 immobili ubicati in una palazzina a Nesima, n.11 veicoli e numerosi rapporti finanziari intestati al proposto e a terzi interessati.
Il valore dei beni indicati è approssimativamente stimato in oltre 1,5 milioni di euro.