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Il provvedimento

Catania, Trantino alla Regione: “Revocare la concessione al borgo Ognina”

venerdì 22 Novembre 2024
Enrico Trantino

Un urgente e immediato intervento in autotutela all’assessorato regionale Territorio e ambiente sulla variante alla concessione demaniale marittima rilasciata lo scorso 17 ottobre alla società Tortuga nel porticciolo di Ognina è stato formalmente richiesto dal sindaco di Catania Enrico Trantino per “garantire il preminente interesse pubblico e consentire i programmi di sviluppo dell’amministrazione comunale”.

Enrico Trantino

“Il provvedimento- scrive il sindaco nella missiva indirizzata per conoscenza anche al presidente della Regione e all’assessore regionale – risulta infatti rilasciato sulla base di presupposti errati e infondati. In particolare, risulta emesso sulla base di un parere favorevole del Comune, che, in realtà, non è tale, ma condizionato; in contrasto con i motivi ostativi più volte rappresentati nei mesi scorsi dal comune di Catania, in ragione dei contrapposti interessi pubblici sull’area e sulla base di una non corretta interpretazione di un provvedimento giudiziale“.

Nell’evidenziare l’importanza strategica e il valore storico-culturale del borgo di Ognina, al centro di un progetto dell’amministrazione comunale di rigenerazione urbana, il sindaco sottolinea come “dopo decenni di criticità irrisolte, in cui gli interessi privati hanno penalizzato questo storico quartiere, l’Amministrazione Comunale già da tempo ha avviato un programma di interventi coordinati e sinergici che determinano una svolta epocale per l’intero comprensorio”. Il primo cittadino ricorda inoltre che il Comune ha avviato un concorso di progettazione nell’ambito della linea di intervento di rigenerazione urbana, per 15 milioni di euro, che prevede l’intera riqualificazione e valorizzazione del Borgo Marinaro con 52 progetti presentati.

“E’ verosimile ritenere – aggiunge Trantino – che la maggior parte di queste proposte contemplino la demolizione del cavalcavia che da decenni interrompe la connessione immediata tra mare, piazza e chiesa. La realizzazione di una struttura galleggiante sullo specchio acqueo, introdurrebbe un elemento di distonia tra mare e borgo. A questo va aggiunto il chiaro indirizzo politico dell’amministrazione comunale verso una visione integrata e sostenibile dello sviluppo evidenziato nelle linee guida del Pug che tra i suoi obiettivi prioritari ha quello di ridefinire l’integrazione fra la città, il porto e l’intero sistema della fascia costiera, grazie alla realizzazione del passante ferroviario che permetterà di legare la città al suo mare, eliminando la cesura presente da oltre 150 anni”. A fronte di ciò, si legge nella nota, il sindaco evidenzia come “risulti evidentemente inopportuno e contrario all’interesse pubblico il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime e di specchi d’acqua per attività di interesse meramente privato” e “nel caso specifico di Ognina, ciò rischierebbe di compromettere irrimediabilmente l’attuazione del programma di rigenerazione urbana e la coerenza con il Piano di utilizzo del demanio marittimo, in fase di adeguamento alle nuove disposizioni europee”

La risposta della Regione

La variante della concessione demaniale marittima richiesta dalla società La Tortuga Srl nel porticciolo di Ognina, a Catania, è stata rilasciata legittimamente dalla Regione Siciliana anche in seguito a decisione del Tar etneo e non avendo ricevuto formalmente dall’amministrazione comunale, dopo ripetuto sollecito e attraverso i canali procedurali previsti, una richiesta concorrente sul portale del demanio marittimo o un palese ritiro del parere positivo precedentemente espresso dalla stessa in sede di conferenza di servizi.
Lo rende noto l’assessorato regionale del Territorio e ambiente, pur riservandosi di revocare in qualsiasi momento la concessione (che scadrà comunque il 31 dicembre 2025) in presenza di una richiesta del Comune di Catania presentata attraverso il portale del demanio marittimo, in base al dettato della direttiva protocollo 80597 del 18 novembre 2024 che considerare prioritari gli usi pubblici, corredata della documentazione necessaria.
L’assessorato, attraverso l’Area 2 Demanio Marittimo, ha ricevuto la richiesta di ampliamento della concessione il 3 luglio 2020 avviando l’iter che si era concluso favorevolmente dopo due conferenze di servizi, una prima il 16 settembre 2022 e una seconda, decisoria, il 6 giugno 2023. Il provvedimento autorizzativo, a questo punto, era stato inviato al Comune di Catania, il 25 gennaio 2024, per confermare l’eventuale presenza di motivi ostativi o valutare la compatibilità con altri interventi progettuali sull’area interessata. Richiesta sollecitata con una ulteriore nota il 14 febbraio di quest’anno, alla quale il Comune ha dato riscontro il 4 marzo senza però ritirare formalmente il parere positivo espresso nella conferenza di servizi del 2022. Poi è intervenuta la decisione del Tar di Catania, al quale si era rivolta la ditta, che ha imposto l’obbligo di provvedere entro 60 giorni.
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