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la Regione dovrà impegnare almeno 4,5 mln all'anno

Ccpm Taormina, famiglie preoccupate: “Vogliamo certezze per i nostri figli”

giovedì 9 Marzo 2023

C’è di nuovo incertezza sul futuro della Cardiochirurgia Pediatrica a Taormina. La Commissione Salute ha chieste garanzie al governo regionale sul reperimento delle risorse economiche necessarie per il mantenimento in attività del centro presente all’interno dell’ospedale San Vincenzo e le famiglie dei bambini intanto hanno espresso preoccupazione.

“La decisione assunta il 10 gennaio scorso dalla VI Commissione di far proseguire le attività della Cardiochirurgia Pediatrica a Taormina – spiega in una nota Caterina Rizzo, presidente del Comitato famiglie dei bambini ricoverati ed in cura al Ccpm – ci ha reso felici e questa nostra gioia l’abbiamo esternata pubblicamente. Quasi due mesi dopo quell’annuncio, tuttavia, apprendiamo le notizie di queste ore, emerse a seguito dell’ulteriore riunione di Commissione Salute, con una certa apprensione. A quanto risulta, al momento non c’è ancora la copertura finanziaria nel bilancio regionale ma soprattutto si è deciso di istruire un bando di gara che, di fatto, potrebbe poi determinare una sorta di “anno zero” per questa struttura. Per quanto concerne la prima problematica, di carattere economico, siamo fiduciosi che l’assessore Volo possa dare seguito agli impegni assunti dal governo, individuando le risorse che occorrono per garantire la regolare e piena esecuzione di tutte le attività del Ccpm. Ci mette in apprensione, invece, l’aspetto che riguarda il bando di gara. Non entriamo nel merito degli aspetti procedurali e normativi, tuttavia lo scenario che si prospetta non ci lascia tranquilli”.

“Si ipotizza una proroga ulteriore sino al 31 dicembre e nel frattempo verrebbe espletata una gara continua Rizzo -. E’ un fatto noto la nostra posizione di pieno sostegno al “Bambino Gesù”, che dal 2010 ad oggi ha dimostrato sul campo di aver creato in Sicilia una struttura di alto livello specialistico in linea con gli standards di eccellenza dell’ospedale romano. Il rischio, se dovesse subentrare un nuovo gestore, è quello di dover ripartire da zero, con tutte le incertezze che ciò potrebbe comportare sotto tutti gli aspetti. Per questo auspichiamo che anche questi aspetti possano essere oggetto di valutazione. In questo momento c’è una realtà che opera ormai qui da tanti anni ed è diventata punto di riferimento anche per la Calabria. Il Bambino Gesù, pur di rimanere a Taormina, non si è reso disponibile, a suo tempo, a spostarsi a Palermo. Non vorremmo che quel “rifiuto” possa diventare un “boomerang”. In Italia esistono poche strutture di una tale eccellenza e non è mai semplice esportare il know-how da un territorio ad un altro. Sapere che il Ccpm verrà confermato per almeno 4 anni ci conforta perchè finalmente si va oltre i canonici 12 mesi ma non vorremmo che, anzichè sancire una conferma definitiva del centro a Taormina, qualcuno voglia allungare i tempi solo perchè proprio a Palermo potrebbero servire 3 o 4 anni per essere pronti a far partire la nuova Cardiochirurgia”.

 

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