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A pochi giorni dalla conclusione della campagna elettorale, abbiamo incontrato Simona Vicari, candidato sindaco di Cefalù. L’amore per questa città, i progetti per il futuro, i traguardi raggiunti in passato e rivendicati con forza. Sono questi alcuni dei temi affrontati da Vicari che, per l’occasione, ha anche deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
In primo luogo, per riportare Cefalù a un ruolo di primo piano nello scenario nazionale e internazionale, da capitale del turismo italiano, secondo Vicari è necessario risvegliare la città dal torpore in cui è caduta in questi ultimi 10 anni, ritrovando lo splendore che merita.
“Cefalù e i suoi cittadini – dice Vicari – sono meravigliosi. Ho scelto questa città per viverci e la amo profondamente. Questa, è una campagna elettorale molto impegnativa che ci ha visti protagonisti. Oggi si ha voglia di un cambiamento, di riscatto, di ritrovare quella forza che la città esprimeva e che ha portato tanto benessere.”
Parole chiave: progettualità e visione. Inoltre, per Vicari, è indispensabile restituire centralità ai cittadini, dialogare con le associazioni e tessere relazioni con gli operatori economici. Insomma, fare sistema con quelli che sono i veri protagonisti del rilancio di un territorio come quello di Cefalù. Una realtà dalle enormi potenzialità ma, che troppo spesso, ha finito per giocare una partita caratterizzata da tante occasioni perse.
A partire da queste riflessioni, si è sviluppato il programma elettorale di Vicari. Un libro degli impegni ricco di obiettivi e soluzioni concrete che vogliono rimarcare una netta linea di discontinuità con il recente passato.
Simona Vicari ha anche ripercorso gli anni che l’hanno vista già sindaco di Cefalù tra il 1997 e il 2007. “Abbiamo recuperato – dice – il Teatro Cicero, abbiamo ridato ai giovani gli impianti sportivi, riqualificato i quartieri più periferici, ci siamo occupati dei lidi, per non parlare di un’eccellenza, quella dell’ospedale Giglio. Avevamo riaperto il Castello Bordonaro ma oggi è chiuso, ci passeggiano i cavalli, sembra essere messo lì per caso, è stato dimenticato. Oggi, sulla scia di quell’esperienza, occorre puntare a nuovi traguardi, riprogettare, fare sistema e ancorarci alle Madonie. I paesi delle Madonie per Cefalù sono sempre stati una ricchezza e viceversa. Tutto questo va ripreso e rilanciato.”
L’obiettivo di Vicari e della sua squadra, è quello di restituire a Cefalù quella naturale funzione di leadership, facendo rete e proponendosi come traino per tutto il comprensorio. “Non a caso – continua Vicari – è la perla del Tirreno anche se oggi, quella che vedo, è una città ferita, mortificata.”
Tra le priorità il porto e tutta l’economia portuale a esso collegata, il turismo, le tradizioni locali, la riqualificazione degli spazi cittadini e la nuova mobilità urbana. Una mobilità più ecologica, con più parcheggi, progettata in modo tale da migliorare la qualità della vita dei cittadini. Da qui, l’impegno di tornare a correre per la carica di primo cittadino di Cefalù, per risolvere le difficoltà e le criticità che, innegabilmente, vengono riscontrate, sia dai cittadini che dagli stessi turisti
Infine, rilanciando il fondamento della candidatura #SIAMOTUTTICEFALU, Vicari precisa che: ” Non si tratta di uno slogan ma di un sentimento che ho percepito, che ho voluto trasmettere perché si riuscisse a ritrovare un senso di appartenenza, di partecipazione, di identità.”