“La prossima settimana l’Unità di crisi nazionale si riunirà in Sicilia su mia richiesta – Protezione Civile, Vigili del Fuoco e tutto il personale tecnico necessario – per fare il punto su una situazione, quella della cenere vulcanica, che dura ormai da mesi e che purtroppo, secondo le previsioni, non è destinata ad esaurirsi nello spazio di pochi giorni”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, oggi a Catania, al termine della riunione con la Protezione civile e con i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dalla ricaduta di cenere dell’Etna.
“L’Etna ci tiene desti – ha aggiunto il governatore – la caduta di cenere crea una condizione di disagio indescrivibile per gli abitanti. Noi abbiamo la necessità di garantirne la rimozione nel più breve tempo possibile e di intervenire anche sui privati. E quando dico noi – ha sottolineato Musumeci – intendo noi Stato. Ecco perché a Roma chiederemo una norma nazionale perché venga finanziata l’attività di intervento di sostegno degli Enti Locali, per i privati e per le imprese. E lo stesso chiederemo al Parlamento regionale siciliano”. “Da Roma, ci arriva l’impegno di cinque milioni di euro, il primo lo abbiamo già accreditato come Regione. Crediamo di potere mettere assieme altre risorse per creare un fondo con contratto aperto, a cui i Comuni potranno accedere, senza bisogno di allungare le procedure. Siamo tutti mobilitati – ha concluso il presidente della Regione – affinché questa attività (di sostegno ai Comuni, ndr) possa ridurre al mimino gli effetti devastanti”.
“Anche sul tema degli incendi – che non è meno preoccupante di quello della cenere vulcanica – la prossima settimana incontreremo l’Unità di crisi nazionale. I piromani sono in piena attività e contro questi delinquenti – non ho difficoltà a dirlo – ci vorrebbe il carcere a vita. Perché il danno che fa un piromane al patrimonio botanico, boschivo, alla flora e alla macchia mediterranea è enorme. In un attimo si distrugge quello che la natura ha creato in 40-50 anni: non é concepire che questo avvenga”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, oggi a Catania, al termine della riunione con la Protezione civile e con i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dalla ricaduta di cenere dell’Etna, facendo il punto sull’emergenza incendi in Sicilia.
“Ci sono migliaia di focolai – ha aggiunto il governatore – la maggior parte di origine dolosa, altri legati alla distrazione e all’irresponsabile condotta dei proprietari dei fondi non coltivati abbandonati. Abbiamo impiegato tre canadair dello Stato e tutti e otto gli elicotteri della regione e abbiamo mobilitato a terra tutti gli uomini della Forestale e del servizio anti incendio”.
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