Gli agenti della polizia di Stato hanno scoperto un locale, in via Scobar, a Palermo, in cui, sotto le false insegne di un centro benessere orientale, si esercitava e si sfruttava la prostituzione. In manette è finito un cittadino cinese, Lin Jiadi, di 31 anni. I poliziotti, fingendosi clienti, hanno bussato alla porta e sono stati accolti da un cittadino straniero poi identificato per Jiadi, che ha loro chiesto di pazientare prima di entrare nella “stanza benessere”.
Gli agenti, a questo punto, dopo essersi presentati, hanno avviato una perquisizione che ha chiarito l’inequivocabile natura dei servizi offerti nel locale da una cittadina cinese di 50 anni.
Nell’anticamera delle stanze destinate ad accogliere la clientela, sono stati trovati e sequestrati centinaia di profilattici, medicinali per stimolare la sessualità, una decina di telefonini, due personal computer, circa 1.000 euro, una rilevante somma di Yuan, valuta cinese, carte di credito e la chiave di accesso al locale, tutto debitamente posto sotto sequestro.
Anche il locale è stato sottoposto a sequestro probatorio e attualmente sono in corso le indagini per accertare la responsabilità penale di terzi.