L’ultimo nome arrivato, fresco d’indiscrezione, è quello di Giorgio Mulè, direttore di Panorama, che potrebbe correre per un collegio con Forza Italia alle Politiche in Sicilia, il prossimo 4 marzo.
La corsa è comunque partita. Tra anime laiche e spunti di novità, nel centrodestra non mancheranno le conferme.
Dentro Forza Italia si respira un clima di consenso che ricorda i giorni migliori dei decenni scorsi.
Dopo un’inerzia assolutamente incerta, la vittoria di Musumeci alle ultime regionali ha cambiato il quadro anche in Sicilia.
Gli uomini di Forza Italia vogliono aprire un altro ciclo di risultati positivi dopo la buona affermazione alle regionali. Anche in questo caso la corsa al collegio sicuro rispolvera dentro FI vecchi equilibri e si confronta con la necessità dettata dalla legge elettorale dell’alternanza uomo-donna nelle candidature.
Marianna Caronia, deputata regionale eletta a Palermo, preferirebbe rimanere deputato all’Ars, restando in Sicilia, mentre sarà della partita Gabriella Giammanco alla Camera.
Tra i nomi in lizza anche quello di Carolina Varchi per FdI. Più complessa l’operazione di recupero di Simona Vicari in ballo per un posto in lista con Noi con l’Italia, il raggruppamento al cui interno prova a farle spazio Maurizio Lupi, dove certamente sarà in campo Saverio Romano.
A non mancare all’appello saranno Francesco Scoma che potrebbe spostarsi come capolista alla Camera e Renato Schifani che potrebbe occupare la stessa postazione al Senato. Per Forza Italia, tra gli altri nomi quello di Giulio Tantillo, in corsa alla Camera per un collegio palermitano, Salvo Pogliese, che potrebbe liberare il posto a Innocenzo Leontini per un seggio di fine legislatura a Strasburgo, Basilio Catanoso e Vincenzo Gibiino.
Gianfranco Miccicchè vuol portare a Berlusconi un risultato importante e concentrarsi poi sulle vicende della politica regionale che lo vedranno portagonista dallo scranno più alto di Sala d’Ercole.
Raffale Stancanelli, coordinatore regionale di #diventeràbellissima, dovrebbe essere in pole position come candidato al Senato. Sarà l’ufficiale di collegamento e di raccordo con il nascente governo (di grandi intese?) romano, a cui affidare in condominio con Palazzo d’Orleans, alcune delle più rognose vertenze di Sicilia.
Pronti a correre anche Alessandro Pagano e Angelo Attaguile per Noi con Salvini ed Ester Bonafede per i centristi di Lorenzo Cesa.