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La trattativa

Chiusure invernali a Taormina: prove tecniche d’intesa con il Patto d’Area

lunedì 11 Marzo 2024

Alle porte della stagione turistica 2024 a Taormina già si guarda anche a quella che potrebbe essere la situazione nel 2025 per quanto riguarda l’irrisolta questione delle chiusure di gran parte delle attività commerciali e ricettive nel periodo invernale.

Il Comune di Taormina ha mosso i primi passi nella direzione di una stretta nei confronti degli operatori economici e ha dato incarico di recente ad un professionista per “la redazione di un parere giuridico legale finalizzato a meglio disciplinare gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali presenti nel territorio di Taormina e per l’espletamento di servizio taxi”. L’iniziativa, affidata ad uno studio legale di Messina, ha dato seguito a quanto era stato preannunciato dall’Amministrazione comunale tra la fase finale del 2023 e l’avvento del 2024, con l’intento di spingere gli operatori ad invertire la tendenza alle lunghe chiusure nel periodo invernale.

Sulla questione potrebbe, tuttavia, prospettarsi anche un altro scenario in grado di “ammorbidire” le posizioni tra le parti ed evitare uno scontro frontale, soprattutto se dovesse concretizzarsi il Patto d’Area proposto dai sindacati dei lavoratori per il comprensorio, che interesserebbe nel caso specifico Taormina oltre alle più vicine località del primo polo turistico siciliano. Da tempo sono in atto contatti in tal senso tra il Comune di Taormina, i sindacati e gli albergatori e i commercianti, con le rispettive associazioni del territorio. Ed in questo ambito proprio dalle rappresentanze degli operatori economici è partito l’invito a convertire la strategia “repressiva” del Comune in una linea maggiormente conciliante e volta, anziché, a punire le chiusure, ad incentivare le aperture. Una prospettiva che potrebbe concretizzarsi, in particolare, attraverso una riduzione dei tributi nel periodo invernale.

In particolare tale soluzione potrebbe concretizzarsi sulla Tari, la tassa dei rifiuti. Ma ci sarebbero altri aspetti complementari, come il costo dei parcheggi, con i lavoratori pendolari che lamentano i costi eccessivi dei quali sono chiamati a farsi carico per parcheggiare a Taormina e quindi potrebbe esserci una rivalutazione della situazione in questo ambito, con un costo simbolico o comunque ridotto del parcheggio. A questo punto si va verso una decisione proprio su questo documento con l’Associazione Albergatori che ha già trasmesso le sue valutazioni e si è detta pronta a sottoscrivere l’intesa. Il Comune, dopo aver dato analoga disponibilità di massima, adesso ha preso tempo per decidere la linea definitiva sulla questione e quindi sulla stesura del documento che porterebbe alla sottoscrizione del Patto d’Area. “Ma non si ancora attendere, è già trascorso troppo tempo, si può e si deve garantire una svolta ai tanti lavoratori del turismo e commercio di questo territorio”, ha rimarcato la Fisascat Cisl che spinge per la sottoscrizione del Patto d’Area in tempi stretti. Le prossime settimane potrebbero già rivelarsi indicative per capire se si arriverà alla firma del patto, in un contesto che potrebbe avere analoghi riflessi anche per le vicine località di Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola.

Gli operatori economici non hanno gradito la linea dura del Comune di Taormina, che ha prospettato anche la possibilità di togliere i suoli pubblici, e quindi rivedere le concessioni, a coloro che rimarranno chiusi nel periodo invernale. In particolare si evidenzia, tra coloro che hanno delle attività, l’esigenza di poter avere un periodo di ferie dopo la stagione turistica e ci sono anche coloro che effettuano dei lavori approfittando proprio della fase di bassa stagione. Ma la casa municipale, attraverso le parole del sindaco Cateno De Luca, ha fatto sapere che non intende “tollerare” il trend ormai consolidato delle chiusure invernali. “Bisogna trovare la giusta soluzione nel rispetto delle leggi e delle prerogative pubbliche e della legittima iniziativa imprenditoriale dei privati. Certamente non si può continuare così, con questo pessimo vizio delle chiusure. Non è giusto per Taormina. E’ necessario garantire il sacrosanto servizio di accoglienza a coloro che nelle settimane invernali desiderano visitare e vivere Taormina. Faremo tutto ciò che è possibile per invertire una tendenza che è diventata inaccettabile”.

A Taormina la stagione turistica 2024 partirà, intanto, nel periodo di Pasqua e lo scenario anche quest’anno sarà quello di tante attività che rimarranno poi aperte sino alla fine di ottobre, ed alcuni che andranno avanti sino poi alle settimane successive, alcuni sino a novembre ed altri anche sino a dicembre. Si vorrebbero garantire al personale del settore turismo e commercio un periodo lavorativo più lungo, almeno di 8 mesi. Nella Perla dello Ionio si va verso una nuova fase che, tra l’altro, dovrà fare i conti anche con i significativi cambiamenti in atto nel “salotto” della città con le varie firme del lusso che, una dopo l’altra, stanno aprendo in città.

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