Condividi
L'ispezione

Taormina verso l’ingresso nei Borghi d’Italia: perimetrato il centro urbano

sabato 2 Marzo 2024

L’Amministrazione di Taormina prosegue l’iter che dovrebbe portare all’ingresso della città nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia. La casa municipale ritiene questa adesione “un’ulteriore opportunità” per la città, a dispetto di un iter che sta suscitando delle perplessità.

Si è posta, in primis, la questione del numero di abitanti e del limite massimo, quindi, di residenti per i centri che vengono ammessi a questo ambito, ma il segretario generale del Comune, Giuseppe Bartorilla ha spiegato, su questo punto specifico, che sussisterebbero le condizioni per aderire a questo sodalizio. La quota massima di abitanti è fissata a duemila, e Taormina supererebbe ampiamente (avendo quasi undicimila residenti) tale parametro, ma l’istanza che verrà formalizzata per Taormina interesserà soltanto una parte del territorio comunale. In sostanza, nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia entrerà soltanto un pezzo di centro storico della Perla dello Ionio, attraverso la relativa perimetrazione in atto.

“Ho avuto ampie rassicurazioni dal vicepresidente dell’associazione Borghi più Belli d’Italia – ha rimarcato il segretario generale Bartorilla – per quanto concerne l’iter avviato dal Comune di Taormina. A seguito della delibera approvata nei giorni scorsi in Consiglio comunale si entrerà ora nel merito. E’ chiaro che non tutto il centro storico di Taormina verrà preso in considerazione ma una parte di territorio che raggiunge i limiti dei 2 mila abitanti. E’ come Cefalù, dove il centro storico supera di molto i 2 mila abitanti. Quindi si entrerà, come detto, nel merito con la perimetrazione del borgo e la scelta per l’ingresso del Comune nell’associazione dei Borghi più belli d’Italia. Il limite dei 2 mila abitanti può essere bypassato con questa individuazione di una parte ben preciso del territorio che il Comune autonomamente sta andando a scegliere”.

“Abbiamo incontrato i vertici dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia” – ha detto il sindaco di Taormina, Cateno De Luca – e ci è stato espresso il desiderio che anche Taormina faccia parte di questo circuito, quindi abbiamo avviato la procedura, con i relativi passaggi in Consiglio comunale. Ciò consentirà di avere a Taormina anche degli eventi e delle manifestazioni importanti. Entro aprile ci sarà un’ispezione della commissione tecnico-scientifica dell’associazione “Borghi più belli d’Italia” che verrà qui a Taormina per constatare gli elementi in base ai quali abbiamo deciso di fare questa richiesta e quindi poi ad ammetterci in via definitiva al circuito”. 

Da qui, intanto, l’avvenuta perimetrazione di una parte del centro storico che sarebbe compresa tra la Circonvallazione e via Roma (arteria che scorre sotto il centralissimo Corso Umberto e collega i lati sud e nord del salotto cittadino) e tra Porta Catania e via Luigi Pirandello. In questo ambito sarebbero compresi siti storici di rilievo come il Teatro Antico, il monumento principale della città ma anche Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, la Cattedrale, Badia Vecchia, la Torre dell’Orologio, l’ex Chiesa Sant’Agostino, le Naumachie, Palazzo Corvaja e il Parco Florence Trevelyan (la Villa comunale).

“Taormina per il suo brand ha tutte le carte in regola per entrare nel club dei Borghi più Belli d’Italia e si parla di una certificazione di qualità utile anche per partecipare a bandi e accedere a premialità, come ad esempio quelle previste dalla norma regionale che ho fatto istituire io per i borghi finalizzata a sostenere la promozione turistica. Abbiamo la necessità di avere anche altre opportunità e ogni euro che si porta è utile, ha aggiunto De Luca sul tema.

La pensa diversamente l’opposizione, con la capogruppo Francesca Gullotta che non ha fatto mistero delle sue perplessità sull’argomento. Di parere diverso l’opposizione: “Il borgo deve avere edifici storici anteriori al 1939  e tutti sappiamo che il centro di Taormina è stato ristrutturato nel secondo Dopoguerra: siete liberi di inoltrare l’istanza ma a nostro parere non ci sono i requisiti. E poi Taormina non è un borgo, basta conoscere la storia per sapere che era una città demaniale, libera da gravami feudali, una delle sedici città regie anticamente definita ‘urbis notabilis’ e sgravata anche dalle vessazioni fiscali. L’associazione è importante per valorizzare i piccoli borghi, ma Taormina non ha questa necessità, è una città internazionale conosciuta ovunque nel mondo”. 

Adesso “la palla” sul tema passa all’associazione dei Borghi più Belli d’Italia, alla quale è stata inviata la recente deliberazione di Consiglio comunale e gli atti predisposti dalla casa municipale. Nelle prossime settimane dovrebbe concretizzarsi la visita di valutazione dei luoghi e quindi dei requisiti per l’ammissione al circuito in oggetto, mediante intanto l’esame nell’ambito della relativa lista d’attesa. Il Comitato scientifico di questo circuito si pronuncerà, quindi, nell’ambito dell’esame annuale delle proposte. E nel 2024 la candidatura di Taormina è destinata certamente ad essere quella più significativa, per molti versi anche inattesa.

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.