Il regista turco Ferzan Ozpetek l’aveva lasciato intuire, durante le sue trasferte qui sull’Isola, che la città di Palermo e si suoi dintorni potessero diventare un set per prossime pellicole; e così è stato.
In questi giorni, infatti, in quel di Bagheria, si stanno svolgendo le riprese, iniziate a Roma, di “La dea fortuna”, prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli, distribuito da Warner Bros, in uscita nelle sale a novembre nelle sale.
Una squadra più o meno confermata quella a cui si è affidato Ozpetek che, come ha riferito in altre occasioni, ha voluto rendere omaggio alla Sicilia, e in particolare a Palermo, “città bellissima“, che come poche altre appare segnata dal tempo che passa ma ugualmente splendente grazie alla presenza di straordinari scorsi architettonici che la caratterizzano.
Nel cast di “La dea fortuna“, nomi di spicco come Stefano Accorsi, Edoardo Leo, Jasmine Trinca e Serra Yilmaz, presenza scaramantica nelle opere di Ozpetek.
La storia ruota intorno ad Alessandro e Arturo, una coppia gay che sta insieme da molti anni e, nonostante la passione si sia trasformata in un affetto importante, la loro relazione è in crisi. L’affido di alcuni bambini sarà, però, occasione per ricalibrare l’equilibrio della coppia.
Regista sensibile e attento alle evoluzioni delle dinamiche umane e sociali, Ozpetek ancora una volta si cimenta nella vicenda personale di una coppia omosessuale che, oggi più che mai, riflette la contemporaneità della società.
Dopo le riprese a Bagheria l’intera troupe di lavoro si sposterà all’Arenella, a piazza Bordonaro, e poi nel centro storico di Palermo perché è dove “pulsa la vita” che i personaggi del regista turco non solo prendono vita ma soprattutto si colorano di quella umanità tipica che li contraddistingue.
Già cittadino onorario di Palermo, oltre ad aver ricevuto anche la laurea honoris causa in “Scienze dello spettacolo”, Ozpetek ha subìto sin da subito il fascino del capoluogo siciliano, dove si ritrovano “gli atteggiamenti tipici delle città mediterranee” e dove, dopo un decennio di assenza è ritornato con grande entusiasmo.