La Regione destina cinque milioni di euro alla riqualificazione delle sale cinematografiche siciliane per l’ammodernamento delle strutture, l’adeguamento degli impianti e la nuova realizzazione.
I finanziamenti sono a fondo perduto e prevedono la possibilità di realizzare un’ampia gamma di opere.
Tra le spese finanziabili rientrano oltre a quelle di tipo edilizio, anche quelle relative all’impiantistica: impianti di proiezione digitale e impianti audio, climatizzazione, sistemi di sbigliettamento automatico, arredi e poltrone, interventi per l’ottimizzazione del consumo energetico e quelli di produzione di energia elettrica necessari al funzionamento.
“Vogliamo riparlarne in occasione del nuovo anno 2021 appena subentrato – spiega Filippo Virzì Responsabile dell’Ugl creativi di Palermo – gli interventi sono inseriti nell’Avviso pubblico per il finanziamento di azioni nel settore delle sale cinematografiche destinato alle Pmi e alle associazioni no-profit per progetti di riqualificazione delle sale che si trovano nel territorio regionale.
Destinatari oltre ai cinema mono e multisala sono anche i cineforum, i cinema d’essai, le cineteche”.
“E’ un primo segnale di speranza – dichiara Virzì – apprezziamo quanto sta cercando di fare l’Assessore Samonà lo riteniamo un incoraggiamento a non mollare in un settore colpito ingiustamente dalla chiusura da pandemia, i finanziamenti sono a fondo perduto e prevedono la possibilità di realizzare un’ampia gamma di opere, tra le spese finanziabili rientrano, infatti, oltre a quelle di tipo edilizio, anche quelle relative all’impiantistica: impianti di proiezione digitale e impianti audio, climatizzazione, sistemi di sbigliettamento automatico, arredi e poltrone, interventi per l’ottimizzazione del consumo energetico e quelli di produzione di energia elettrica necessari al funzionamento”.
“Il cinema – aggiunge Virzì – unisce la gente, aggrega e favorisce la socializzazione della comunità”.
“Ci uniamo – conclude Virzì – al ringraziamento di Anec, Agis e Ueci verso la sensibilità dimostrata in tale settore dal governo regionale spesso invece silente in altri settori di primaria importanza come recentemente denunciato dall’Ugl Sicilia”.