Dalla super accoglienza all’ipotesi di arresto. E’ una parabola discendente il percorso, iniziato lo scorso dicembre, di Cristiano Ronaldo all’Al Nassr.
Dopo la sconfitta per 2-0 del suo contro l’Al Hilal, lo scorso 18 aprile, sembra infatti che verrà presentata una petizione per l’arresto. Il motivo? Tutto è iniziato dopo il triplice fischio dell’arbitro, quando i tifosi avversari hanno punzecchiato Cristiano Ronaldo con il coro “Messi, Messi, Messi”. CR7, infastidito, ha risposto toccandosi le parti intime verso la tribuna. Un gesto che potrebbe costargli chiaro perché in Arabia Saudita è ritenuto “un crimine. Un atto pubblicamente indecente, che è uno dei reati punibili con l’arresto e la deportazione se commesso da uno straniero. Presenteremo una petizione al Ministero pubblico a questo proposito“. A dirlo è stato Nouf bin Ahmed, avvocato e advisor presso le Nazioni Unite, che ha annunciato la presentazione della petizione al Ministero Pubblico dell’Arabia Saudita per l’arresto e l’espulsione dal paese dell’attaccante.