La classifica stilata dal “Sole 24 ore” circa la qualità della vita è dal 1990 un habitué. L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
L’edizione 2024 ha visto prevalere Bergamo seguita da Trento e Bolzano, con Reggio Calabria, Napoli e Crotone rispettivamente all’ultimo, penultimo e terzultimo posto.
Per quanto riguarda le città siciliane, troviamo Siracusa in 104esima posizione su 107, Palermo in 100esima, Caltanissetta in 98esima, Enna in 97esima, Agrigento in 96esima, Messina in 91esima, Trapani in 85esima, Catania in 83esima e infine Ragusa in 81esima.
Trapani, Catania e Caltanissetta sono le città che hanno compiuto il balzo in avanti più importante con un +14 per la prima, un +9 per la seconda e un +8 per la terza. Male Enna e Palermo che registrano un -7 e un -5 nel posizionamento in classifica.
“Questo balzo in avanti è frutto di un cambio di rotta che questa amministrazione ha voluto imprimere“, spiega l’assessore Viviana Lombardo.
“Dal punto di vista architettonico e urbanistico c’è stata sicuramente una maggiore attenzione alla riqualificazione di quartieri che prima erano considerati periferici penso a San Berillo vecchio e altri. Stiamo assistendo ad un proliferare di aperture di B&B, case vacanze e strutture alberghiere in generale, proprio perché abbiamo posto in essere tutte quelle misure atte a destagionalizzare il turismo, per far sì che Catania diventi una meta attrattiva non soltanto durante le festività agatine, come accadeva in passato, oppure durante la stagione estiva. Si è investito molto, grazie ai fondi comunitari e al PNRR, sulla manutenzione stradale, sono state realizzate le piste ciclabili che con le pedonalizzazioni tanto criticate, come quella di piazza Federico di Svevia, in realtà avvicinano Catania alle più grandi città europee“.
“Per quanto concerne i sistemi informatici – continua – prima Catania era una delle città peggio classificate per l’innovazione tecnologica, oggi invece è stato approvato per la prima volta dalla giunta il piano triennale dell’informatica, un piano dove vengono tracciate tutte le linee guida e gli interventi che il comune intende porre e sta già ponendo in essere sul piano dell’innovazione tecnologica. Questo comporterà per il cittadino la possibilità di avere servizi molto più snelli, rapidi ed efficienti, forniti con maggiore semplicità“.
“La città continua a crescere – conclude – e tanti investitori, start-up ma anche multinazionali italiane e straniere hanno deciso di investire nel nostro territorio per via del fermento, della grande attenzione da parte delle istituzioni ma soprattutto per la tendenza di trattenere le nostre menti brillanti evitando la fuga di cervelli“.