“L’eroe di Giampilieri”, Simone Neri, ancora una volta, non è stato dimenticato. A distanza di otto anni non si spegne in Sicilia il ricordo del marinaio (sottocapo di prima classe della Marina Militare italiana) che perse la vita, non avendo ancora computo 30 anni, sotto i colpi dell’alluvione che andava inghiottendo il suo piccolo paese. Era riuscito a mettersi al sicuro su un tetto, ma di fronte alle richieste d’aiuto, decise di non sottrarsi. Salvò otto persone e il suo corpo venne ritrovato dopo due giorni. Ieri Neri è stato ricordato alla presenza di alcuni dei familiari, tra cui il padre, il cognato e il fratello, anche a Motta Camastra.
Il maresciallo dei carabinieri in congedo Giuseppe Currenti, in occasione della manifestazione pubblica di commemorazione lo ha ricordato così: “Otto persone salvate, cinque dispersi e trentasette morti, un bilancio di una tragedia che non va dimenticata. Esiste un preciso dovere della memoria per le generazioni che verranno”. Ma le iniziative non si fermano qui: “Pensiamo-prosegue- che una figura di questo tipo, come Simone Neri, andrebbe accostata in termini di sacrificio e di capacità di donarsi per gli altri, a quello di Salvo D’Acquisto, il carabiniere che in occasione della seconda guerra mondiale si sacrificò per salvare numerosi ostaggi civili. Vedremo di poter portare avanti questo progetto di commemorazione in futuro, in maniera sempre più degna dell’esempio che Neri ha saputo fornire”
Dopo i tragici fatti del 2009 la Regione ha provato con diversi interventi, a supporto del rischio idrogeologico, azioni mirate di prevenzione, ma la strada è ancora lunga e la difesa dei territori siciliani è spesso affidata a intrecci e contrapposizione burocratiche, che non sempre si rivelano di aiuto.
A distanza di sette anni, però, nessuno ha pagato per quelle morti.