L’esito dei ballottaggi in Sicilia, dove si è votato in cinque comuni, fa segnare l’en plein dei 5 Stelle, che vincono in due città emblematiche, dopo avere perso Bagheria e Gela conquistate cinque anni fa: Caltanissetta, ancora stravolta dallo scandalo del cosiddetto ‘sistema Montante’, l’ex presidente di Sicindustria condannato due giorni fa a 14 anni di carcere e che proprio dalla città nissena aveva scalato i piani alti del potere; e Castelvetrano, la cittadina del superlatitante Matteo Messina Denaro, chiamata al voto dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose.
Una vittoria celebrata su Facebook in nottata, quando lo spoglio era a metà ma dall’esito scontato, dal vice premier Luigi Di Maio: “Abbiamo vinto con il nostro candidato Roberto Gambino“, quando ci danno per morti noi ci siamo sempre”. E nel pomeriggio Di Maio sarà a Caltanissetta per festeggiare, assieme al padrone di casa Giancarlo Cancelleri, la vittoria di Gambino, che ha ottenuto il 58,85%, staccando il rivale Michele Giarratana, del centrodestra, che si è fermato al 41,15%.
Una festa doppia perché vince pure Enzo Alfano, eletto nuovo sindaco a Castelvetrano: il grillino al ballottaggio ha totalizzato il 64,67% dei voti, quasi il doppio dell’avversario civico Calogero Martire (35,33%).
Non ce l’ha fatta la Lega, che si deve accontentare del solo comune di Motta Sant’Anastasia, conquistato al primo turno: i suoi candidati Giuseppe Spata e Giorgio Randazzo perdono i duelli a Gela (Caltanissetta) e a Mazara del Vallo (Trapani): qui vincono Salvatore Quinci (52,41%) del centrosinistra, ma sostenuto anche da liste civiche e moderati, e Lucio Greco (52,45%), appoggiato da Forza Italia e liste civiche.
A Monreale, invece, vince Alberto Arcidiacono, sostenuto da liste civiche e da DiventeràBellissima, il movimento del governatore Nello Musumeci: col 55,73% ha sconfitto l’uscente Piero Capizzi (44,27%).
Bassa l’affluenza nei cinque comuni, pari al 43,60%, con un calo del 15,37% rispetto al primo turno. Ai seggi si sono recati 98.783 elettori sui 226.546 aventi diritto. Il crollo maggiore a Gela, dove ha votato il 40,49% degli elettori rispetto al 58,41% del primo turno.