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Il segretario nazionale del PD, Enrico Letta, a Palermo al fianco del candidato sindaco del centrosinistra, Franco Miceli, in vista delle amministrative che si svolgeranno il 12 giugno. A sostegno di Miceli, anche il segretario regionale e deputato all’Ars Anthony Barbagallo, e Rosario Filoramo, segretario della Federazione provinciale di Palermo.
“La questione morale esiste, per noi è fondamentale a prescindere da quello che è successo stamattina (l’arresto per voto di scambio politico elettorale di Pietro Polizzi, candidato al consiglio comunale di Forza Italia), che comunque la rende ancora più evidente. Palermo ha bisogno di trasparenza, di atteggiamenti che siano i più lineari possibili da parte di tutti quelli che stanno facendo politica, e che ci sia la capacità di dire con grande chiarezza, no a qualunque atteggiamento che sia ambiguo, purtroppo di ambiguità questa terra e questa città ha pagato dei prezzi enormi”. Ha detto Enrico Letta, a margine del comizio a Palermo, in Piazza Verdi. “Quindi no a ogni ambiguità e sì alla completa trasparenza – prosegue il segretario nazionale del PD –Chiediamo al centrodestra di dire le stesse parole con forza. Con la stessa forza siamo qui impegnati con Franco Miceli esattamente con la voglia di essere all’altezza di questa sfida, sapendo che la questione morale per Palermo, la Sicilia e l’Italia è importante come lo era in passato, forse ancora di più oggi. L’idea che si ricaschi ancora nei vecchi vizi del passato è secondo me tristissimo per Palermo”.
Sulla possibilità delle primarie dell’area progressista (centrosinistra e M5s) per la scelta del presidente della Regione Siciliana, Letta ha sottolineato che “Il percorso non è semplice, perché noi stiamo sperimentando un lavoro comune ma è la prima volta che tentiamo un’operazione simile. Questa operazione vuol dire rendere i cittadini protagonisti. Ed è la differenza fondamentale tra noi e le destre. Le destre sono dei partiti proprietà di alcune persone, i proprietari dei nostri partiti sono i cittadini, sono gli elettori, ed è una differenza di fondo perché da quel lato basta che si mettano attorno ad un tavolo Salvini e la Meloni o Miccichè e Musumeci e in due si mettono d’accordo, ma non è questa la politica che noi vogliamo. Io credo fortemente nelle primarie – prosegue – ma credo soprattutto nella partecipazione, affinché la partecipazione sia di tutti. Credo molto in questo metodo e credo che questo metodo sia quello vincente”.
“Penso che l’applicazione in Italia della norma europea sul salario minimo possa avvenire prima della fine di questa legislatura: questo è l’impegno che vogliamo metterci. Spero che ci sia una maggioranza che si riesca a costruire in Parlamento. Con il M5s abbiamo già cominciato a discutere, spero che si vada anche oltre perché questa direttiva europea vede l’accordo anche di altre forze, quindi sarebbe assurdo che le destre italiane andassero contro”.
“Il salario minimo serve a dare una paga dignitosa su quegli accordi che non sono coperti dalla contrattazione collettiva, è un modo per far sì che l’art.1 della Costituzione sia effettivamente applicato e che la dignità del lavoro non sia calpestata, come purtroppo fino a oggi è avvenuto”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a Palermo rispondendo ai cronisti.
Letta ha aggiunto: “Sono molto contento che si stato approvato l’accordo a Strasburgo sulla prossima direttiva sul salario minimo, perché l’Italia è tra i sei Paesi su 27 che non l’hanno”. “Noi dobbiamo coprire questo ritardo – ha proseguito – Il salario minimo è altra cosa rispetto al reddito di cittadinanza, anzi l’introduzione del salario minimo consentirà anche di chiarire e di aggiustare le funzioni del reddito di cittadinanza che serve per alle fasce di povertà. Troppo spesso si è sovrapposto il reddito a forme di avviamento al lavoro, non è così”.
“La destra italiana è contro l’ambiente e un futuro più green, ama il nero fossile. Noi siamo per il green e lo abbiamo dimostrato a Strasburgo. Questo voto così divisivo porterà a nuove negoziazioni su cui lavoreremo. Quel voto, però, garantisce le eccellenze italiane, grazie all’approvazione di un emendamento”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, riguardo al voto a Strasburgo sul clima. “La sinistra ha votato per il futuro – ha aggiunto – per regole che riescono ad abbassare le emissioni, che ci diano un ambiente migliore, la destra, invece, ha votato per il presente, per l’oggi e contro il futuro”.
“E’ esportabile alle politiche il modello Sicilia delle primarie centrosinistra-M5S? “Dipende tutto dalla legge elettorale. In Sicilia le primarie ci sono perché la legge elettorale fa sì che ci sia un candidato presidente. Con un candidato presidente le primarie direi sono la via obbligata: o c’è il metodo delle primarie o c’è il metodo Salvini e Meloni che si rinchiudono in una stanza per scegliere. Noi quel metodo loro non lo useremo mai, daremo sempre la voce ai cittadini”.