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Comune di Palermo: i revisori dei conti bacchettano l’Amministrazione. Criticità per Rap e Amat

giovedì 28 Novembre 2019
comune di palermo
Comune di Palermo

Il collegio dei revisori dei conti si è espresso favorevolmente sulla proposta di variazione al bilancio di previsione fatta dall’Amministrazione, che andrebbe fatta entro il 30 novembre, ma non mancano dubbi e perplessità sulla situazione della Rap, una delle partecipate del Comune.

Infatti, ci sono 7 milioni di euro che dovrebbero arrivare dalla Regione Siciliana, per il conferimento dei rifiuti fuori dal territorio comunale, dopo la chiusura di Bellolampo, e che lascia nell’incertezza le casse del Comune.

Adesso a Sala delle Lapidi devono fare in fretta, infatti, a partire da oggi le commissioni sono chiamate a studiare la delibera e a partire da domani ed entro sabato 30 novembre i consiglieri sono chiamati a votare.

Da informazioni assunte dal Ragioniere generale, si apprende, condividendolo, che è stata anticipata al 2019 la copertura della restante quota dovuta per l’accantonamento al relativo fondo per le perdite maturate dalle società partecipate al 31/12/2017. Tuttavia peserà sul Bilancio 2020/2022, l’obbligo ulteriore di accantonamento di euro 17.031.132 per le perdite registrate dalle società Amat e Rap al 31/12/2018“, si legge nel parere dei revisori dei conti.

Dunque l’organo dei revisori dei Conti “Esprime parere favorevole all’approvazione della variane al Bilancio 2019/2020/2021, ma tenuto conto che permangono particolari criticità che potrebbero minare strutturalmente gli equilibri di Bilancio relativamente a:

  1. Extracosti che sostiene Rap spa per via della chiusura della discarica di Bellolampo,
  2. Fondo perdite società partecipate che si dovrà accantonare nel 2020;
  3. deficit esistente sul Fondo Crediti di dubbia esigibilità calcolato con il metodo ordinario.

Quindi, i revisori dei conti prescrivono al Consiglio comunale “a tutela degli equilibri di bilancio“, di approvare “un emendamento all’apposita Missione 20 del Titolo I, quale passività potenziale, che stanzi un importo complessivo pari a euro 2.754.68,50 o ad euro 9.754.684,50 in caso di mancata approvazione dell’auspicato DDL da parte dell’Assemblea regionale o di mancata previsione di utilizzo di dette somme per la copertura degli extracosti“.

Ulteriore prescrizione è quella che “Nel bilancio di previsione 2020/2022 vengano previsti sia un accantonamento al Fondo Perdite Partecipate per le perdite subite dalle società Amat per euro 4.964.789 e Rap per euro 12.066.343 che somme tali da consentire a che il FCDE accantonato sia corrispondente all’importo previsto dalla legge, eventualmente prevedendo che il relativo disavanzo venga coperto ai sensi dell’art 188 TUEL“.

Fino a quando non saranno adottate le superiori si prescrive che non sia autorizzate spese che non siano strettamente obbligatorie e/o imposte da disposizioni di legge, con esclusione di ogni altra spesa che non sia strettamente necessaria ad evitare che all’ente sia scongiurato un danno patrimoniale e certo“.

Ultima prescrizione è che “Vengano con immediatezza approvate le nuove tariffe dei servizi a domanda individuale di modo che, già a far data del 01/01/2020, le stesse siano pienamente idonee a garantire, a consuntivo, il tasso di copertura prescritto del 36%”.

Nei giorni scorsi in commissione abbiamo discusso di una possibile variazione di bilancio surreale – afferma Andrea Mineo, vicepresidente della commissione consiliare al Bilancio -. Si è discusso di cifre e di ipotesi senza però avere il testo della delibera, situazione che ha messo tutti i consiglieri in imbarazzo”.

“Oggi dal parere puntuale reso dai revisori – conclude Mineo – ci rendiamo conto della necessità di dovere prevedere delle risorse sulla Rap e sulle altre aziende, quindi, in attesa di conoscere il reale testo della delibera, credo si debba intervenire sin da subito per le aziende e per i servizi, tutto il resto potremmo rinviarlo al prossimo bilancio di previsione”.

 

 

 

 

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