“Esiste un’alternativa al raddoppio delle tasse, ma questa amministrazione è davvero troppo incapace”. Lo hanno dichiarato i componenti del gruppo consiliare Oso di Palazzo delle Aquile, Ugo Forello e Giulia Argiroffi, nel corso di una conferenza stampa on line come replica alla dichiarazione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Proprio ieri il primo cittadino del capoluogo siciliano ha definito “irresponsabili”, i consiglieri comunali che hanno bocciato la delibera che prevedeva l’aumento dell’addizionale Irpef a carico dei palermitani.
“Non è capace di leggere documenti, non è capace di capire numeri, non è capace di pensare a risanamento e rilancio della città e dei suoi servizi. Sa solo mettere le mani in tasca ai cittadini. Ecco da noi una proposta possibile, che preveda una forte riduzione degli aumenti previsti”.
“Per fortuna non è passata in consiglio comunale la proposta di aumentare l’Irpef – ribadiscono i consiglieri comunali – Dai dati alla mano, ci risulta che i contributi che riceverà Palermo dallo Stato sono maggiori rispetto a quanto previsto. Nelle casse del Comune arriveranno circa 68 milioni di euro, 33 milioni in più rispetto alla previsione. La domanda, a questo punto, nasce spontanea. Perché non usarli per evitare il raddoppio dell’Irpef 2021?“ propongono come alternativa Forello e Argiroffi.
Il comma 565 stabilisce che i contributi devono essere utilizzati in maniera prioritaria per il disavanzo, ma possono anche coprire aumenti come quelli dell’Irpef.
Vuol dire che “l’Irpef, se fosse utilizzata la maggiore somma del comma 565, sarebbe aumenterebbe di circa 16 milioni di euro. Una cosa è raddoppiare l’irpef, un’altra è passare dall’1% allo 0,8%“. Un aumento sì dell’IRPEF ma non certo l’aumento proposto dall’amministrazione comunale. In questo caso “un reddito medio di 30 mila -euro – spiegano i due consiglieri di Sala delle Lapidi – pagherebbe circa 220/230 euro anziché più dei 400 previsti con il raddoppio“.
Insomma, l’auspicio sarebbe stato quello di intraprendere e condividere con il Consiglio un percorso di risanamento della macchina comunale, delle partecipate e dei servizi.