Le aziende partecipate del Comune di Palermo potranno tornare ad assumere tra nuovo personale e cessioni da altre società comunali 312 dipendenti, grazie a quello che da palazzo delle Aquile salutano come “ritrovato equilibrio finanziario”.
La giunta municipale ha approvato il provvedimento che dà il via libera ai ‘Piani del fabbisogno di personale delle società partecipate per il triennio 2019/2021.
In particolare le aziende coinvolte sono: Amap per 20 unità, Amat, 121 unità Amat, Rap 154 unità e Amg 27, compresi i lavoratori che potranno transitare, grazie appunto al cosiddetto ‘Piano delle cessioni’, da una partecipata all’altra. In particolare, Amap ricerca dirigenti, quadri e funzionari tecnici e amministrativi; Amat ha bisogno di 100 autisti, 1 direttore generale e 1 direttore d’esercizio del tram, 1 avvocato, 10 operatori di manutenzione per l’officina, 5 capi unità, 1 perito informatico, 1 addetto social media e 1 giornalista ed ancora 14 dipendenti in mobilità verticale per le necessità di sicurezza degli impianti e dell’esercizio su gomma e su ferro. Inoltre, Amg Energia ricerca figure di vari livelli da destinare alla direzione generale, alla direzione gestione reti gas, alla direzione pubblica illuminazione ed energia e alla direzione patrimonio e logistica.
Infine, Rap necessita di 2 dirigenti tecnici, 77 addetti raccolta differenziata, 33 allo spazzamento meccanizzato, 12 allo svuotamento cestini e 33 unità destinate alla raccolta indifferenziata. Approvato il provvedimento, le aziende potranno, dunque, avviare il percorso di selezione per il nuovo personale e di conseguenza le procedure concorsuali.
“Il piano delle assunzioni e degli adeguamenti contrattuali delle partecipate – dichiara il sindaco Leoluca Orlando – è il punto di arrivo di un lungo percorso, cominciato sette anni fa con il salvataggio dei lavoratori e dei servizi allora gestiti da Amia e da Gesip e proseguito con l’adozione degli strumenti finanziari consolidati che hanno fatto chiarezza sullo stato di salute del sistema Comune-Partecipate nel suo complesso.
Un percorso che, nonostante in questi anni le aziende siano state ingessate da norme nazionali sulle assunzioni troppo rigide e unicamente mirate al contenimento della spesa, permette ora di guardare al futuro, sempre con attenzione alla sostenibilità finanziaria del sistema nel suo complesso, al riconoscimento di diritti, doveri e professionalità dei lavoratori, al miglioramento dei servizi per i cittadini.