L’amministrazione regionale si rinnova. Sbloccati i concorsi che permetteranno l’assunzione di 750 nuovi dipendenti, colmando così i vuoti d’organico dovuti ai migliaia di pensionamenti degli ultimi anni.
“Tutto bello, tutto perfetto. La Regione siciliana torna ad assumere e adesso sì, che si potranno sbloccare tutte le pratiche finora rimaste nei cassetti. Questo secondo la solita politica dell’annuncio proveniente da palazzo d’Orleans. E però c’è un “ma” enorme, grande quanto il Ponte sullo Stretto. Non ci fidiamo di quanto detto (correggo: annunciato) dal presidente Schifani. Vogliamo leggere le carte, analizzare i documenti, comprendere fino in fondo i dati. E questo, purtroppo, non è ancora avvenuto nei luoghi deputati, prima fra tutti l’Assemblea regionale siciliana dove Schifani si fa vedere il meno possibile” lamenta il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.
“Finalmente si sbloccano i concorsi. Questo permetterà nuove assunzioni che potenzieranno gli uffici, con vuoti d’organico dovuti alle migliaia di pensionamenti, e che doteranno la Regione di nuove figure professionali necessarie per i progetti previsti per il Pnrr ma anche per la transizione energetica e digitale. Un passo in avanti verso l’ammodernamento della macchina amministrativa”. Commenta così la notizia la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti e Toto Sampino, segretario della Uil Fpl Sicilia, che precisano: “Bene alle nuove assunzioni ma è altrettanto importante il contratto dei regionali, ancora da definire all’Aran, e la riqualificazione e riclassificazione del personale attualmente in servizio. C’è ancora tanto da fare ma questo è un buon segnale, speriamo che con la stessa efficienza ed efficacia si possano tagliare al più presto altri traguardi”.