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Condannato per mafia ottiene 47 mila euro di finanziamenti europei: denunciato

sabato 14 Agosto 2021

I Finanzieri della Compagnia di Partinico, nell’ambito di un piano d’intervento teso a contrastare gli illeciti in materia di spesa pubblica nel comparto della politica agricola comune, hanno individuato un indebito percettore di provvidenze pubbliche che ha intascato illecitamente oltre 47 mila euro erogati nell’ambito del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) per le campagne 2015, 2016 e 2017.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato che il responsabile, nonostante fosse stato condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, aveva richiesto e ottenuto i contributi pubblici omettendo di dichiarare la condanna irrevocabile decretata dal Tribunale di Palermo, contravvenendo, quindi, ai divieti stabiliti dall’art. 67 del Codice Antimafia.

Il soggetto – già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale – oltre ad essere stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa per aver ricoperto posizioni di vertice all’interno del mandamento mafioso di Partinico, risulta essere stato coinvolto in ulteriori vicende penali per traffico di sostanze stupefacenti, reati ambientali e per emissione di assegni a vuoto. Pertanto, l’indebito percettore è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Palermo che, sulla scorta del quadro probatorio delineato dai Finanzieri, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente” delle somme di denaro percepite indebitamente, prontamente eseguito dai militari della Compagnia di Partinico.

L’attività di servizio, conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle illecite condotte di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.

L’indagato è Salvatore Coppola, di 55 anni.

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