E’ stato esaminato lo scorso aprile in Commissione Bilancio il disegno di legge che prevede il “Riordino dei Consorzi di bonifica e di irrigazione della Regione siciliana”. La riforma torna in commissione Attività produttive nella giornata di oggi 1 ottobre, con un’ulteriore audizione sindacale, per il voto finale.
A tale ddl il gruppo parlamentare della Dc all’Ars aveva presentato un emendamento contenente alcune osservazioni relative all’applicazione dell’articolo 7, ovvero quello riguardante il personale del Consorzio di bonifica.
Come ricordavano i sindacati (CLICCA QUI), che avevano lamentato la mancata assunzione dei 220 posti, l’obiettivo è proprio quello di arrivare alla copertura di tutti i vuoti in pianta organica con i contratti a tempo indeterminano.
La siccità e le altre problematiche che a causa dei cambiamenti climatici incombono sulle campagne rendono necessario, soprattutto in questo momento, un sistema irriguo efficiente da garantire anche attraverso una adeguata dotazione organica.
“Tutto gira attorno alla garanzia occupazionale dei dipendenti e una riconferma dei posti, specialmente per coloro che sono precari”.
Rilevando come ci sia la copertura finanziaria sia per l’esercizio 2024 che per quelli successivi del 2025 e 2026 si potrà così procedere alla stabilizzazione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori stagionali attualmente fermi a 151 giorni.
E da qui il conseguente passaggio di tutte le altre unità presenti nelle fasce da 78 giorni e 101 giorni ad una fascia unica di 151 giorni di lavoro all’anno.
Con tale disposizione si potrà così concretizzare una risposta occupazionale vera per tutto il personale regionale dei Consorzi di bonifica che da tantissimo tempo aspettano novità sul loro futuro occupazione e garantire in questo modo una maggiore funzionalità dell’apparato consorziale con innegabili ricadute positive sull’utenza.