“La Lega stigmatizza le altrui responsabilità sulla bocciatura del ddl sui Consorzi di bonifica. Ed osa identificare con la consueta iattanza i presunti “colpevoli”.
Cui prodest il voto di ieri?
“Intanto a chi governa la oramai “eterna” gestione commissariale che ad oggi non conosce controlli, cabine di regia, esperti dedicati e quant’altro. E anche quest’anno, nonostante la piovosità della trascorsa stagione, comincia a mordere la siccità nei campi ed è per questo che raccogliamo il grido di allarme lanciato dagli agricoltori della Piana di Catania che, nel pieno della stagione irrigua in corso, denunciano l’inefficienza strutturale cronica della rete idrica connessa alla diga Ogliastro. Soltanto il 50 per cento dell’acqua disponibile riesce a raggiungere le coltivazioni e la restante parte viene dispersa lungo il tragitto a causa di reti fatiscenti e gravemente deteriorate”.
Lo dichiara Giuseppe Lombardo, insieme ai colleghi del gruppo parlamentare MPA, all’indomani del voto d’Aula che ha segnato la battuta d’arresto della legge di riforma sui Consorzi di Bonifica.
“È una situazione intollerabile e scandalosa quella che si registra attorno alle reti idriche in genere ed in particolare a quelle connesse alla diga Ogliastro, infrastruttura fondamentale per l’approvvigionamento idrico degli agricoltori della Piana di Catania. Nonostante i numerosi allarmi lanciati nel tempo, oggi assistiamo a un vero e proprio collasso gestionale, tra ritardi cronici, inefficienze tecniche, mentre sulla trasparenza dell’impiego delle risorse pubbliche, ci riserviamo di effettuare i dovuti approfondimenti”.
“Negli ultimi anni, milioni di euro sono stati erogati dalla Regione Siciliana ai Consorzi di Bonifica per interventi di ammodernamento, progettazione e messa in sicurezza delle infrastrutture idriche. Eppure, la realtà sul campo continua ad essere drammatica: condotte obsolete, guasti continui, mancata distribuzione delle acque nei periodi cruciali per le colture, costringendo gli agricoltori a ricorrere a soluzioni di emergenza, con costi insostenibili e ricadute pesantissime su produzione e redditività”.
“Le sbandierate innovazioni contenute nella riforma dei consorzi di bonifica, a nostro avviso, rappresentano, pertanto, soltanto un inutile appesantimento delle funzioni svolte dai Consorzi, senza essere in alcun modo risolutive rispetto all’unico vero obiettivo che è quello di portare l’acqua alle colture, questa, certamente, l’unica vera innovazione sulla quale il Parlamento regionale avrebbe espresso piena condivisione”.
“Le critiche mosse alle presunte innovazioni riconosciute ai consorzi non interessano certamente le misure previste dalla riforma concernenti la salvaguardia e tutela dei lavoratori il cui impiego è strettamente necessario a garantire la gestione e l’efficientamento della rete idrica. Anche su tale fronte garantiamo il nostro impegno per ottenere la immediata stabilizzazione del personale e l’aumento delle giornate lavorative del personale stagionale anche promuovendo, d’intesa con il governo misure che ne consentano l’attuazione”.
“Il Mpa si batte da sempre per la stabilizzazione del personale e per una gestione autenticamente autonoma dei consorzi affidata agli utenti, cui non occorre alcun ufficio interconsortile che centralizza “programmazione, progettazione, realizzazione, gestione delle opere di bonifica e di irrigazione : cioè tutto”.