“La norma arriverà in aula quanto prima, già la prossima settimana. E’ una riforma epocale per tutto il sistema. Abbiamo circa duecentocinquanta milioni di risorse recuperate che potremmo investire nell’ammodernamento delle infrastrutture e restituire la governance agli agricoltori dopo trent’anni di commissariamento“. Filtra ottimismo dalle parole pronunciate dal presidente dalla commissione Attività produttive Gaspare Vitrano.
Per la III commissione all’Ars è certamente un momento cruciale, dopo il parare sugli usi civici, impegnata tra i vari provvedimenti per l’agricoltura, che negli ultimi mesi hanno tenuto banco, per il sistema forestale e per l’artigianato. La vera protagonista, però, è stata la riforma sui Consorzi di bonifica. Il mese di ottobre aveva preso il via proprio con il lasciapassare in commissione (CLICCA QUI), strappando così il biglietto per l’approdo in aula. Nonostante i buoni propositi la norma potrebbe in realtà incontrare un nuovo “ostacolo“. La variazione di bilancio annunciata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Renato Schifani potrebbe, infatti, bloccare le prossime attività dell’Assemblea, vista soprattutto la portata e il peso degli investimenti programmati, spalmati in trentasette articoli. Uno stop che potrebbe dilatarsi ancora. I mesi che seguiranno saranno quelli della Finanziaria e come già farà assaporare l’ultima “manovrina“, Palazzo dei Normanni sarà totalmente immerso nella maxi-norma, con l’obiettivo di ripetere il traguardo del mancato esercizio provvisorio, già raggiunto lo scorso.
La variazione di bilancio, tra i suoi punti, non ha tralasciato i singoli Consorzi di bonifica, ai quali sarà destinato un tesoretto complessivo di quasi quarantadue milioni di euro. Nello specifico così distribuiti tra gli undici Consorzi: la somma più cospicua, oltre dieci milioni, andrà al Consorzio di Agrigento; circa sette milioni per quello di Catania; oltre sei milioni per quello di Siracusa; oltre quattro milioni rispettivamente per il Consorzi di Ragusa e di Enna; tre milioni per quello di Trapani; due milioni per Palermo; un milione rispettivamente per i Consorzi di Gela e Caltagirone e oltre mezzo milione per quelli di Messina e Caltanissetta.
Una particolare attenzione è rivolta al Consorzio di Siracusa, da tempo in gravi difficoltà economiche. La norma prevede, infatti, un’ulteriore erogazione di €5.129.689,50, un contributo straordinario, si apprende dal testo, “a copertura del complesso delle posizioni debitorie oggetto di azioni esecutive ormai non più impugnabili (con pignoramenti in corso notificati ai terzi ovvero oggetto di giudizi di ottemperanza con nomina dei relativi commissari), garantendo la continuità operativa ed il regolare pagamento delle spettanze al personale consortile. In analogia a quanto già previsto dall’articolo 14 della legge regionale 25/2024 ed in altre norme precedenti con finalità simili è fatto onere al Consorzio destinatario di trasmettere gli atti alla Corte dei Conti“.
Per sopperire alle complesse condizioni economico-finanziarie dei Consorzi l’assessorato all’Agricoltura ha presentato una nota proponendo l’istituzione di una “apposita provvista di risorse per l’erogazione di contributi in favore dei Consorzi di bonifica della Sicilia a copertura degli oneri per la progettazione di opere ed interventi sulla rete irrigua e di bonifica“.
La variazione di bilancio prevede, inoltre, contributi per diciotto milioni di euro ai Consorzi per l’esonero agli agricoltori ricadenti all’interno dei comprensori dal pagamento dei ruoli irrigui derivanti dall’irrigazione di soccorso e 1,5 milioni di contributi in favore dei Consorzi della Sicilia per consentire al definizione delle progettazioni di opere e interventi con finalità irrigue e di bonifica.