Il circuito è ancora un work in progress ma ad oggi Recopet, app presentata da Rap in collaborazione con Corepla per promuovere la raccolta differenziata della plastica in città, non ha riscosso grandi successi. Pochi i punti vendita aderenti. Ad oggi sono soltanto due le attività commerciali che stanno partecipando al progetto, ovvero un negozio di ottica e un’attività ricettiva. Nella lista attualmente a disposizione degli utenti però non figura però nessun grande brand palermitano. Solo gruppi fuori Regione (alcuni in Lombardia, altri nel Lazio). Una situazione che ad oggi sa di mezzo flop.
Il flop dell’app Recopet
La speranza è che il circuito attecchisca per stimolare l’attenzione dei cittadini palermitani più distratti. Aumentare i numeri della raccolta differenziata è una priorità non solo per Rap ma per l’Amministrazione Comunale. Il dato, attualmente, parla di una percentuale ben al di sotto del 20%. Troppo poco per la quinta città d’Italia che vanta più di 680.000 abitanti. A rendere le cose più complesse ci sono poi i disservizi. Questa mattina, in via Rocco Jemma (nel quartiere Oreto-Stazione), il contenitore risultava pieno e i cittadini non riuscivano a conferire le bottiglie di plastica che avevano portato al macchinario. Disservizio risolto dopo qualche ora, ma che purtroppo ha solo aggravato un fenomeno come quello dell’abbandono di rifiuti.
Le immagini che arrivano proprio da via Rocco Jemma ne sono la dimostrazione. A pochi metri dal macchinario di Recopet infatti sono stati lasciati decine di sacchetti di spazzatura, contenenti soprattutto plastica. “E’ difficile spiegare ai cittadini l’importanza del riciclo e di una evoluzione come quella di RecoPet quando poi a qualche metro di distanza ti ritrovi con i cassonetti della differenziata non svuotati e i marciapiedi stracolmi di rifiuti“, sottolinea il capogruppo del M5S Antonino Randazzo. Un problema che però non riguarda certamente soltanto il punto in questione ma che rappresenta solo la fotografia di un’emergenza che sta travolgendo, dal centro alla periferia, l’intera città. In un momento di crisi economico-finanziario come quello attuale, per Rap si fa sempre più notte fonda.