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La nota

Contratti dei forestali siciliani, Savarino: “La Commissione Europea non rileva abusi”

sabato 12 Aprile 2025

La procedura d’infrazione dell’Ue nei confronti della Regione siciliana per i forestali è ancora aperta. Lo dice all’ANSA l’avvocato Angela Maria Fasano, legale di 3 mila lavoratori stagionali. La procedura riguarda circa 11 mila forestali stagionali in Sicilia.
“Giorni fa sulla stampa sono apparse notizie secondo cui la Regione aveva vinto contro i forestali perché Bruxelles aveva chiuso la petizione – afferma l’avvocato – Notizia in cui però non si indicava alcuna fonte e, soprattutto, non l’atto ufficiale a firma della presidente della commissione Peti del Parlamento Europeo, Dolores Montserrat. Per me è stato strano, perché essendo la firmataria della petizione avrei dovuto ricevere, per prima, una eventuale comunicazione di chiusura, con assegnazione del termine di 4 settimane per oppormi, con convocazione a Bruxelles”. Fasano riferisce di avere interpellato martedì scorso la presidente Montserrat, affidandosi “ad una traduttrice spagnola”. “Ebbene ieri sera è arrivata la risposta – aggiunge – La petizione non è chiusa e la segreteria della presidente mi chiede dove io abbia preso la notizia o la fonte”.
Nella risposta, la segreteria della presidente Montserrat, “ribadendo che la petizione è ancora in atto, come da tutele applicate” spiega che “ove vi fosse stata intenzione di chiuderla, lo studio Fasano avrebbe ricevuto per primo una comunicazione preventiva con assegnazione di termine di 4 settimane per replicare”. “Stamani allo studio legale è stato chiesto di inviare gli articoli di stampa errati perché verranno presi provvedimenti seri per tutelare i lavoratori contro taluni soggetti che vogliono limitare i diritti di cui si discute nel Parlamento europeo”, prosegue l’avvocato Fasano.
“La comunicazione resa dalla Presidenza del Consiglio – sostiene il legale – è una comunicazione politica, che è fondata su un parere della Commissione europea, che non può interferire con la decisione finale che dovrà essere resa dal Parlamento Europeo. La procedura di infrazione dei forestali, quindi, è ancora in atto”.

La nota dell’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente

“Le valutazioni della Commissione europea in merito alla vicenda dei lavoratori forestali stagionali della Regione siciliana ci sono state riferite direttamente dal Dipartimento per gli Affari europei della Presidenza del Consiglio di ministri, con una comunicazione ricevuta lo scorso 2 aprile 2025 “. Lo dice l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente della Regione siciliana, Giusi Savarino in merito alla procedura di infrazione 2014/4231 sul lavoro a tempo determinato del personale forestale.

La nota, inoltrata anche alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riferisce delle conclusioni a cui è giunta la direzione generale per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione (Empl) dopo l’analisi della documentazione in suo possesso e specifica chiaramente che “per quanto riguarda i lavoratori assunti con contratti a termine nelle aziende agricole e forestali della Regione siciliana, la Commissione rileva che tali contratti, se stipulati solo per un numero limitato di mesi all’anno non possono essere considerati successivi”.
Più nel dettaglio, è scritto che “dato che vi sono intervalli di diversi mesi tra i contratti o i rapporti di lavoro a tempo determinato conclusi in tale settore, la Commissione ritiene che tali contratti o rapporti non possano essere qualificati come ‘successivi’ ai sensi dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, anche se rinnovati ogni anno con gli stessi lavoratori” E che “la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito in particolare che un lasso di tempo pari a 60 giorni può generalmente essere considerato sufficiente a interrompere qualsiasi rapporto di lavoro esistente e tale da far sì che ogni contratto sottoscritto posteriormente non sia considerato successivo”.
Sulla base di tali considerazioni, quindi, la Commissione “non intende approfondire ulteriormente” la questione. “Appare piuttosto palese – sottolinea Savarino – che, alla luce di tale giurisprudenza, secondo la Commissione europea non vi è alcun abuso da parte della Regione siciliana nell’utilizzo di una successione di contratti o di rapporti di lavoro a tempo determinato per questi lavoratori stagionali”. “Trattandosi di una comunicazione istituzionale interna – conclude – abbiamo ritenuto opportuno non darne notizia. Abbiamo il massimo rispetto per questo personale e per il ruolo importante che svolgono a tutela del territorio, ma è evidente che la nostra linea difensiva è fondata”.

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