Ogni bolletta è un colpo al cuore. Lo è per i consumatori, lo è a maggior ragione per gli imprenditori ed i commercianti. Sono migliaia in tutta Italia a rischiare di chiudere battenti. Ma oltre al danno c’è la beffa, perchè i clienti e i consumatori spesso e volentieri, di fronte a scontrini salati, li accusano di essere “i ladri” Proprio per questo la Fipe Confcommercio ha lanciato la campagna nazionale “Bollette in vetrina”.
Una protesta ma anche una grande operazione di trasparenza con l’obiettivo di mostrare ai cittadini e agli avventori di bar e ristoranti in quale situazione drammatica le imprese sono costrette ad operare a causa del caro bollette che ha di fatto triplicato i costi delle utenze facendoli lievitare del 300 per cento.
Confcommercio Messina ha aderito all’iniziativa e nei i prossimi giorni i gestori dei pubblici esercizi associati a Fipe-Confcommercio riceveranno una cornice da appendere nei propri locali, per mettere in bella vista le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica.
“Fino a questo momento – spiega Carmelo Picciotto presidente Fipe Messina – i pubblici esercizi messinesi hanno cercato di ammortizzare i costi extra senza scaricarli sulla clientela. Oggi però il sistema non è più sostenibile. Siamo al collasso, con bollette che in molti casi sforano i duemila euro al mese, anche per esercizi piuttosto piccoli. E’ necessario che i cittadini conoscano lo sforzo sovrumano che le piccole imprese hanno fin qui sostenuto e che comprendano il perché tale sforzo non è più sostenibile. Bisogna immediatamente correre ai ripari, per questo ci uniamo al grido dall’allarme della Federazione Nazionale perché venga immediatamente esteso il credito di imposta anche alle imprese non energivore e non gasivore per coprire gli aumenti e venga concessa la possibilità di rateizzare le bollette”.