Condividi
manifestazione davanti al Comune, a piazza Pretoria

Palermo, 500 persone in piazza contro guerra e caro energia: bruciate bollette della luce

sabato 15 Ottobre 2022

Palermo scende in piazza per dire basta alla guerra e basta al caro bollette. La manifestazione, organizzata dall’Assemblea No Guerra, è partitada piazza Verdi. Circa 500 lavoratori, commercianti, studenti, agricoltori, realtà cittadine hanno attraversato via Maqueda per arrivare davanti alla sede del Comune, a piazza Pretoria. 

Qui sono state simbolicamente bruciate alcune bollette della luce. Si urla al microfono che con il carovita non si campa più e che se il Governo che si sta formando non saprà dare risposte concrete ai cittadini bloccando la speculazione delle multinazionali dell’energia e abbassando il prezzo delle bollette, troverà nelle piazze la più ferma opposizione. 

“Lo Stato italiano ha deciso di aumentare di ben 13 miliardi le spese militari dei prossimi anni, portandole a ben 38 miliardi entro il 2028. Soldi che potrebbero essere spesi per aiutare le famiglie e i lavoratori in crisi, soldi che potrebbero essere spesi per aiutare le persone a pagare le bollette, ma che invece vengono utilizzati per armamenti che porteranno soltanto distruzione e morte”spiega Giovanni Castronovo di Trinacria. 

Il quadro sociale è in effetti complicato. Dopo due anni di pandemia e crisi economia, dopo la guerra in Ucraina, è arrivata anche la crisi energetica. “La mazzata finale” dicono diversi commercianti che rischiano di chiudere la saracinesca, licenziando i dipendenti, perché non riescono più a pagare bollette salatissime. 

In un quadro drammatico, in cui sempre meno famiglie riescono ad arrivare a fine mese, si è inserita anche la crisi energetica. È in atto una incredibile speculazione: mentre il prezzo delle bollette è aumentato del 162% nell’ultimo anno e del 60% a partire dal primo ottobre, le multinazionali dell’energia come Eni, Enel o Edison fanno profitti che non avevano nemmeno mai sognato di poter fare. I dirigenti delle multinazionali festeggiano mentre le attività chiudono, perché i commercianti non riescono a pagare le spese per poter lavorare, mentre migliaia di persone vengono licenziate e lasciate in mezzo a una strada, mentre le famiglie non possono più permettersi di accendere i riscaldamenti in casa o si ritrovano le utenze staccate per morosità”continua Castronovo. 

Il nuovo governo, che si formerà nelle prossime settimane, dovrà dare risposte concrete e aiuti reali a tutti quei cittadini che rischiano di passare l’inverno al freddo perché non riescono a pagare le bollette più alte di sempre, a tutti quei cittadini che non riescono più a fare la spesa perché a causa dell’inflazione è aumentato il prezzo di tutto, anche dei beni di prima necessità, o il rischio di agitazione sociale è concreto.

“Il corteo è arrivato fino al Comune perché in una fase di crisi eccezionale, in cui servirebbero delle misure eccezionali per contrastarla, l’Amap stacca l’acqua alle famiglie per morosità, perché non riescono a permettersi di pagare le utenze. E invece di fare pressione sul governo centrale contro il caro bollette e bloccare gli stacchi, emana un’ordinanza che crea disagi ai commercianti, già in forte crisi economica, che li obbliga a ridurre l’occupazione del suolo pubblico per il passaggio del corteo. Il comune si occupi di fare davvero qualcosa per aiutare tutte quelle persone che rischiano di non arrivare a fine mese, che alla sicurezza durante il passaggio del corteo ci pensiamo noi manifestanti”conclude Castronovo

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.